Quali sono i più interessanti spettacoli dedicati al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza visti nell’ultima stagione in Italia?
A dare una panoramica su questo tipo di produzione è, come sempre, la rivista telematica Eolo diretta da Mario Bianchi, che ieri sera, al Teatro Verdi di Milano, come consuetudine durante il Festival Segnali, ha assegnato gli Eolo Awards 2016, i premi al teatro ragazzi italiano dedicati alla memoria di Manuela Fralleone.
Andiamo quindi a scroprire i vincitori di questa edizione.
Eolo Award alla carriera a Eugenio Monti Colla, ultimo erede della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, una delle eccellenze nel mondo del teatro di figura, con alle spalle quasi tre secoli di attività, essendo stata anche per oltre cinquant’anni Teatro Stabile di Marionette al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria a Milano.
Ancora oggi i suoi spettacoli, dalla riproposizione delle fiabe più famose ai melodrammi e alle grandi opere del teatro classico, sono rappresentati con successo in tutto il mondo, conservando viva un’arte senza tempo e così particolare come quella marionettistica.
Ma Eolo Award alla carriera è andato anche a Carlo Formigoni, uno dei padri fondatori del teatro ragazzi italiano, instancabile maestro che ancora oggi riverbera la sua arte dal suo particolare rifugio in Puglia verso tutta Europa. Dopo essersi formato negli anni cinquanta a Londra, all’Accademia d’Arte drammatica e a Berlino, presso il Berliner Ensemble di Bertolt Brecht, Carlo Formigoni, con l’indimenticabile moglie Iva, nei primi anni Settanta fonda a Milano il leggendario Teatro del Sole, e poi a Bari il Teatro Kismet, successivamente a Taranto il Cerchio di Gesso, ponendo letteralmente le basi in Italia del teatro per l’infanzia, e creando coerentemente e caparbiamente un teatro unico nel suo genere, essenziale e didattico nel senso più alto del termine.
Eolo Award 2016 al miglior progetto di formazione a “Fare teatro a scuola secondo noi”, manifestazione organizzata dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli: un’iniziativa composta da incontri e seminari di formazione (ma non solo) indicati nel medesimo tempo per operatori della scuola e teatrali.
La manifestazione, progettata da Silvia Colle e Lucia Vinzi, da diversi anni si interroga su cosa voglia dire fare teatro per i ragazzi, su quali siano le metodologie che lo compongono, sui rapporti che interagiscono tra scuola e scena, invitando non solo attori, scrittori o pedagogisti ma operatori di tutte le diverse arti, anche quelle manuali, per approfondire a tutto campo le molteplici conoscenze che possano recepire un nuovo modo costruttivo di interrelazione fra teatro e scuola.
Eolo Award alla migliore novità di teatro di figura va allo spettacolo “Zac_colpito al cuore”, una coproduzione Pane e Denti Teatro, Laborincolo e Teatro Pirata, premiati per aver creato, nella sua felice composizione, uno spettacolo di grande e insolito divertimento, narrando la maturazione e il cambiamento di un infelice scrittore malato d’amore.
Lo spettacolo proietta lo spettatore in un mondo onirico abitato da conigli e volpi che faranno comprendere anche al nostro protagonista l’importanza dei sentimenti. Enrico De Meo, attore, e Marco Lucci, animatore, con la complicità registica e creativa di Simone Guerro, fra teatro d’attore e di figura imbastiscono un piacevolissimo, stralunato apologo di straordinaria freschezza, che scalda il cuore degli spettatori di tutte l’età.
Eolo Award alla migliore novità di teatro ragazzi e giovani a “H + G” di Alessandro Serra di Teatropersona, per aver reso in modo assolutamente originale e unico la famosissima fiaba raccolta dai Grimm, a partire dalla sua composizione, essendo stato creato per la maggior parte con attori dell’Accademia Arte della Diversità (guidata dal regista e autore Antonio Viganò), che rappresenta la prima compagnia teatrale professionale in Italia costituita da attori in situazione di handicap, perfetti nelle loro apparenti imperfezioni, che donano allo spettacolo uno stupore ed una forza impareggiabile.
Ma anche per la scelta dello spazio della rappresentazione, organizzato e racchiuso da due tribune in posizione speculare, una dimensione intima e ravvicinata con la significativa azione teatrale che vi si svolge, acuendone fortemente le emozioni.
Lo spettacolo, coraggiosamente prodotto da Accademia Perduta, attraverso la feconda regia di Alessandro Serra rende espliciti, in maniera forte e originale, tutti i messaggi che la fiaba contiene in sé, semplicemente affidandosi ai rumori e alle luci della vita e alle originali abilità di attori molto particolari, che rendono ancor più speciale uno spettacolo già del tutto speciale.
Eolo Award al miglior spettacolo di teatro di figura allo spettacolo “Out” della compagnia UnterWasser: raccontando senza parole la scoperta del mondo da parte di un bambino e del suo cuore, raffigurato da un uccellino, sperimenta tutte le potenzialità poetiche, evocative e comunicative del teatro di figura. Nel contempo, utilizzando la musica e i suoni come amplificatori del sentimento e del significato e giocando con oggetti e forme di varie dimensioni e natura, inventa e costruisce ambienti e personaggi assai diversi tra loro che ben rappresentano le molteplicità del mondo in cui viviamo.
Tutto ciò avviene per merito di tre giovani animatrici, Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, capaci di utilizzare tutte, ma proprio tutte, le tecniche del teatro di figura in modo originale e compiuto.
Eolo Award 2016 al miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani a “Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, del regista e autore siciliano Giuliano Scarpinato, prodotto dal Teatro Stabile di Palermo: per aver creato uno spettacolo davvero unico nel teatro ragazzi italiano per le poetiche e incisive modalità con cui viene proposto un tema ancora considerato tabù, non solo nel teatro per l’infanzia.
Lo spettacolo, attraverso una perfetta mescolanza di ironia e adesione emozionale, narra la storia di Alex, un bambino interpretato in modo credibilissimo dal ventottenne Michele Degirolamo, che non ha ancora deciso se essere maschio o femmina. Il tema della libera ricerca della propria identità sessuale come atto imprescindibile della felicità di ogni essere umano, e la sua rappresentazione nel medesimo tempo leggera e profonda in tutti i suoi aspetti, fanno dello spettacolo un’esperienza assolutamente necessaria per il mondo del teatro ragazzi italiano, ma non solo. Lo spettacolo dovrebbe esser proposto, di rigore, in tutte le scuole del nostro Paese.