#Love: quasi un grido, una richiesta di attenzione.
L’amore, la dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità. Ma anche l’amore per la danza, quella fatta di corpi che esplorano lo spazio, le relazioni tra altri corpi, le relazioni con chi li sta a guardare, il pubblico.
E l’amore per gli artisti, che arrivano nel mondo della danza armati di coraggio e passione, ma fragili nelle loro intenzioni, spauriti dall’effimero momento dell’andare in scena, che si esaurisce; e poi?
#Love, l’avrete capito, è il tema di quest’anno di Exister, il festival milanese che esplora i luoghi e gli scorci della città che lo ha accolto otto anni fa e che quest’anno più che mai, l’anno dell’Expo, della città piena e pulsante, della città che rinasce dopo tanti anni di grigiore, racconta un’idea, un’intuizione di ArtedanzaE20, che ha deciso di creare una vetrina per la giovane danza d’autore italiana e straniera.
Il Teatro Franco Parenti e il Pim Off, due luoghi distanti non solo geograficamente ma anche per vocazione artistica, sono le sedi che ospiteranno alcune serate del festival, che si chiuderà come ogni anno nella Dance House di Susanna Beltrami (il terzo polo del festival), partner di ArtedanzaE20, con il ritorno di Ambra Senatore (il 24 ottobre), da pochi mesi direttrice del prestigioso Centre Choréographique National di Nantes.
E’ proprio la Compagnia Susanna Beltrami che invece apre, oggi e domani, la kermesse con “Rolling Idols”, un lavoro ispirato a Mick Jagger coprodotto con ArtedanzaE20 e con la collaborazione di NEXT – Regione Lombardia. Dove nuovamente si parla d’amore. Susanna Beltrami infatti, alla giornata di presentazione del festival, racconta: “Amo questa città, mi ha permesso di crescere professionalmente e far nascere DanceHaus. E ho creato uno spettacolo in cui ho messo insieme artisti giovani e passionali”; la sua, di passione, trapela dalla voce, dai gesti, e anche dalle parole di tutti quelli che hanno collaborato con lei per la buona riuscita del festival.
Al Pim Off andranno in scena i lavori più “intimisti”, come li definiscono gli stessi organizzatori, da Tabea Martin (vincitrice del Win Berry Prize, con “Field”, il 22 ottobre) a Daniele Ninarello (vincitore del Premio CollaborAction#2, con “L.A.N.D.”, il 23 ottobre) e Claudia Catarzi (Premio della giuria “Appunti coreografici” e premio del pubblico all’interno di Romaeuropa /Festival DNA 2013, a Milano il 23 ottobre).
Poi, come ogni anno, un momento di studio e approfondimento, stavolta con Paul Dennis della Limon Dance Company, che terrà una masterclass dal 19 al 23 ottobre.
Un festival che promette dunque d’essere anche un incontro d’amore:
Psichedelico, alla DanceHaus.
Autorale, al Franco Parenti.
Intimo, al Pim Off.
Da gustare, in tutte le sue declinazioni.