Daniel Pennac inaugura la IV edizione di Face à Face

Daniel Pennac
Daniel Pennac
Daniel Pennac (photo: BM Palazon 2009)

Ritorna puntuale sui palcoscenici italiani la drammaturgia francese di Face à Face – Parole di Francia per scene d’Italia, rassegna promossa dall’Ambasciata di Francia in Italia, prodotta e organizzata da PAV.

Ad inaugurare questa IV edizione sarà Daniel Pennac, nell’inedito ruolo di lettore-performer di “Bartleby lo scrivano, una storia di Wall Street” di Herman Melville. Lo scrittore francese sarà sul palco del Teatro Argentina di Roma da oggi al 7 febbraio. Interrogato sulla sua inedita veste di attore recitante, risponde così: “Non ricordo nemmeno più quando ho letto Bartleby di Melville per la prima volta. I miei più vecchi amici affermano che gliene parlo da sempre. Bartleby e il suo datore di lavoro mi appassionano. Il primo per il suo rifiuto di giocare il gioco degli uomini, il secondo per l’inutile
accanimento a voler comprendere questo rifiuto, l’uno e l’altro attraverso lo sconcertante e bizzarro confronto di due solitudini. Se domandassimo a Bartleby il perché di questa lettura pubblica, risponderebbe impavido: “Ma non ne vedete voi stessi la ragione?” Ed è esattamente ciò che si riproponeva Melville: vedere attraverso se stesso, e cioè attraverso il nostro io più profondo, dove giace questa risata che accompagna, qualsiasi cosa noi facciamo, i nostri sforzi più lodevoli. E poi tutta la mia vita ho letto ad alta voce. (A voce altra). E questo doveva prima o poi finire sulla scena di un teatro. Tanto più che oggi ho la stessa età del narratore di questa storia. E’ sciocco, ma comunque ci unisce”.

La rassegna, che continuerà fino al 17 luglio, vede coinvolte dieci città italiane, grazie alla collaborazione di venti fra teatri e festival nazionali. Verranno rappresentati ben quaranta testi (sotto forma di spettacoli o ‘mise en espace’) di trenta diversi autori francesi.
A Roma, dopo Pennac, il Teatro Eliseo proporrà tre appuntamenti: il 15 febbraio verranno presentati cinque corti teatrali dai testi di Catherine Anne, Emmanuel Darley, Gilles Granouillet, Nathalie Fillion e Wajdi Mouwad. In seguito, il 22, assisteremo alla ‘mise en espace’ di “Due vecchiette dirette a nord” di Pierre Notte con Iaia Forte e il 1° marzo a quella di “Un uomo in falimento” di David Lescot con Paolo Graziosi. Dal 9 al 28 marzo Claudio Santamaria interpreterà in un monologo “La notte prima della foresta” di Bernard-Marie Koltés. Infine, il 15 marzo a Palazzo Farnese, un altro lavoro di Wajdi Mouawad: “Assoiffés”, a cura di Stefano Ricci.

A Milano troviamo coinvolti numerosi teatri: il 22 febbraio è il turno di “Babel Taxi” di Mohamed Kacimi, progetto dell’Accademia dei Filodrammatici con gli allievi del seminario “Incontri con la drammaturgia”. Il 3 marzo al Teatro i e l’8 al Teatro Out Off sarà la volta di due serate con la sensibilità femminile di Véronique Olmi, autrice di “Punto e a capo” e di “Mathilde”, due ‘mise en espace’ a cura rispettivamente di Renzo Martinelli e Lorenzo Loris. Nel chiostro del Teatro Grassi saranno invece presentati “Incendi” di Mouawad il 22 marzo, “La commissione centrale per l’infanzia” di David Lescot l’8 aprile e l’allestimento de “Il colonnello degli Zouaviu” di Olivier Cadiot con Fausto Russo Alesi a cura di Carmelo Rifici il 15 aprile. Infine, il nuovo testo di Alain Badieu “Ahmed il filosofo”, con Eugenio de’ Giorgi, sarà in scena al Teatro Franco Parenti il 21 marzo.

A Torino le collaborazioni con alcune realtà locali porteranno dal 3 al 6 giugno al Festival delle Colline Torinesi lo speciale Carta Bianca, un focus sul teatro francese con spettacoli di autori francesi e presentazioni di lavori di compagnie francesi di danza e performing arts. Tra i titoli segnaliamo “Cannibales” di Ronan Chéneau e “Pollock” di Fabrice Melquiot. Inoltre, al Teatro Astra si terrà dal 12 al 16 giugno “Derrìere les collines”, dal testo “Dietro le colline” di Pavese, progetto nato dalla collaborazione con la Fondazione Teatro Piemonte e il Salone internazionale del libro, curato da Andrea Dosio e Eugène Durif. Infine, il Festival Teatro a Corte presenterà dal 12 al 17 luglio uno spettacolo transnazionale: “Dette d’amour”, sempre di Durif, tratto dal “Burbero benefico” di Goldoni, con la regia di Beppe Navello.

Al Teatro Mercadante di Napoli andrà in scena dal 7 all’11 aprile lo spettacolo sperimentale di realtà virtuale e acustica “Giorno di morte nella storia di Amleto” di Bernard-Marie Koltés a cura di Hubert Westkemper, mentre dall’1 al 20 marzo si svolgerà il laboratorio tenuto da Frédérique Loliée sulla scrittura di Leslie Kaplan, interprete dello spettacolo “Duetto” alla Galleria Toledo dal 5 al 7 marzo. Inoltre, al Nuovo Teatro Nuovo sarà messo in scena “Questo figlio” di Jöel Pommerat a cura di Tommaso Tuzzoli.

Ma a Face à Face parteciperanno anche le città di Palermo, Bari, Firenze (con il nuovo spettacolo della compagnia Krypton per la regia di Giancarlo Cauteruccio “Il ponte di pietra”, dal 23 al 25 aprile al Teatro Studio di Scandicci), Bologna e Noto.
Un elenco di autori e proposte vastissimo, un impegno concreto da parte dell’Ambasciata francese per scandagliare la produzione drammaturgica d’Oltralpe per proporla ad un pubblico attento e interessato, quello italiano, nell’attesa di trovare il nuovo Jarry o il nuovo Camus.

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