La prima parte di una trilogia che vede la collaborazione tra Giorgia Cerruti, Davide Giglio e Fabrizio Sinisi per i testi. Lo spettacolo arriverà ad OperaEstate il 26 agosto
Giocano in casa Giorgia Cerruti e Davide Giglio di Piccola Compagnia della Magnolia presentando ad Asti, loro città d’origine, “Favola”, ultima fatica teatrale qui in prima regionale. Lo spettacolo, all’interno della programmazione di AstiTeatro44, viene allestito a Spazio Kor.
La scena, piuttosto scarna, ci presenta una stanza qualunque di un’abitazione qualunque. Lui e lei, imprigionati in un “delirio a due” di ionescana memoria, sono già lì, in scena, prima dell’inizio. Non possono, non vogliono, non riescono ad uscire. Sullo sfondo un grande muro diventa schermo per le proiezioni che agiteranno questo tormento. Una “tragedia da camera contemporanea” dove l’aggettivo “da camera” nasconde un’inquietante verità che, poco a poco, si snocciola e prende vita.
Il “peso” dei due interpreti è apparentemente sbilanciato. Lui, regista di questo gioco al massacro, è portatore della realtà dei fatti, di quella verità che lei ha smarrito nelle pieghe della vita. Lo scettro del suo potere, che agita continuamente, è un telecomando attraverso il quale aziona il sogno, il ricordo di ciò che fu. Un presentatore crudele, forte della sua memoria intatta, forza la consorte a sognare per rivivere la storia. E lo fa rivolgendosi direttamente al pubblico, per intrattenere, per divertire. E’ il domatore che agita la sua fiera, fiero anch’egli del suo sadismo.
Chiusi nel loro spazio domestico, i due interpreti rivivono quotidianamente le “favole” della loro tragica esistenza, ciò che li ha indelebilmente segnati e feriti. Il riferimento al Calderòn di Pasolini, al quale la performance è idealmente dedicata, è inevitabile. L’osmosi fra teatro, sede del reale, del ripetitivo, del noioso e quella del cinema, portale magico dei sogni, è molto netta e lapidaria, purtroppo a scapito del primo. Mentre sul palco non accade quasi nulla, sullo schermo prendono forma tre diversi momenti in cui la vita dei due coniugi intercetta quella di tutti. In ciascuno troviamo al centro una violenza, un trauma, una prevaricazione del potente sull’impotente, del maschile sul femminile, e ogni volta i protagonisti vivono sulla propria pelle alcuni episodi cardine della Storia dell’uomo.
I cambiamenti spazio-temporali risultano assurdi, inattesi, sorprendenti. Dalla Londra dei primi del ‘600 alla Parigi di Molière fino alla contea di Boone di metà Ottocento. Accanto a Cerruti e Giglio compaiono alcuni volti noti del teatro torinese come Michele Di Mauro, storico amico di Magnolia, ma anche Ulla Alasjarvi, quest’ultima protagonista di una toccante personificazione della Francia, avvolta in un drappo tricolore sulla banchina di una stazione.
Fabrizio Sinisi, che ha scritto il testo dello spettacolo, cuce sui corpi dei due attori protagonisti un vestito drammaturgico su misura e ne rispetta gli obiettivi. L’allestimento è la prima parte di “Progetto Vulnerabili”, che prevede una trilogia proprio sul tema della vulnerabilità a cura della compagnia con i testi di Sinisi.
La ricerca della Piccola Compagnia della Magnolia approda così ad un atto politico che, mostrando la tragica esistenza dei due giovani amanti, vuole in realtà accendere le luci sul senso di ciò che è giusto nella società contemporanea. E per farlo si mette in discussione in prima persona, fornendo alla drammaturgia numerosi contenuti autobiografici espliciti e riconoscibili. Un contributo che arricchisce ancor di più la messa in scena, aggiungendo ricordi alla memoria.
In replica il 26 agosto a Bassano del Grappa.
Favola
di Piccola Compagnia della Magnolia
PROGETTO VULNERABILI 22.24
Spettacolo realizzato in coproduzione con TPE/Teatro Piemonte Europa, CTB/Centro Teatrale Bresciano, Teatro della Città/Catania, Gli Scarti/La Spezia; con il sostegno di TAP/Torino Arti Performative, con il supporto in residenza di Teatro di Sardegna, Dracma Centro Residenze (RC), Claps Circuito Lombardo (BS), in collaborazione con Fondazione Antonio Presti “Fiumara d’Arte”|Atelier sul Mare (Me).
Testo di Fabrizio Sinisi
Ideazione, regia, costumi Giorgia Cerruti
In scena e in video Giorgia Cerruti e Davide Giglio
Con la partecipazione video di Elvis Flanella
Assistente alla regia Raffaella Tomellini
Disegno luci, consulenza scenotecnica Lucio Diana
Aiuto regia video, fotografia, montaggio Giulio Cavallini
Musiche originali, sound design, fonica Guglielmo Diana
Operatore video Marco Rossini
Tecnico di Compagnia Marco Ferrero
Responsabile organizzativo Angelo Pastore
Segretaria di Compagnia Emanuela Faiazza
Ufficio Stampa Elisa Sirianni
Traduzione inglese dell’opera Rossella Bernascone
durata: 1h 10′
applausi del pubblico: 3′ 22”
Visto ad Asti, Spazio Kor, il 1° luglio 2022