L’eredità di Mejerchol’d: videointervista a Gennadi Bogdanov

Gennadi Nikolaevic Bogdanov
Gennadi Nikolaevic Bogdanov

La Biomeccanica Teatrale è un sistema di educazione, di formazione sul corpo dell’attore, inteso come mezzo di creazione ed espressione artistica, messo a punto dal grande maestro russo Vsevolod Emil’evic Mejerchol’d, primo teorico di questa tecnica applicata alla scena. Stando alle sue stesse parole, egli pretendeva che il corpo divenisse “duttile come cera”, per consentire all’attore una gestione consapevole della recitazione, non frutto di ispirazioni improvvisate ma compimento di un lungo e strutturato processo artistico.

Negli ultimi anni, pur tenuta sempre in grande considerazione, questa tecnica non aveva trovato in Italia una scuola che ne favorisse l’insegnamento, fatto di regole quasi “scientifiche”. La Biomeccanica Teatrale si compone, infatti, di 44 principi pedagogici e 7 principi per la costruzione dell’azione. A questo scopo Mejerchol’d, negli anni, ha strutturato per i suoi allievi fino a 150 partiture fisiche: sono gli «studi o etudes», la cui memoria è conservata e costantemente sviluppata fino al 1976 da Nikolaij G. Kustov e, ai giorni nostri, da Gennadi Nikolaevic Bogdanov.

In Italia il C.I.S.Bi.T. di Perugia – Centro Internazionale Studi di Biomeccanica Teatrale – si propone di preservare e portare avanti l’eredità artistica di Mejerchol’d e della tradizione della Biomeccanica Teatrale. Unico centro italiano specializzato, il C.I.S.Bi.T. offre la possibilità a tutti di conoscere teoricamente e praticamente questo sistema tecnico teatrale, sotto la direzione pedagogica proprio di Bogdanov.
La Biomeccanica condensa principi del movimento teatrale nella sua accezione ancestrale, si potrebbe dire, dal Kabuki al Teatro No, dalla commedia dell’arte al balletto, privandoli, però, di formalismo estetico e arrivando, come fece Mejerchol’d, ai fondamenti tecnici del movimento, ad una base neutra.

Da anni il C.I.S.Bi.T. si impegna ad applicare i principi alla scena, e il Crt di Milano ha ospitato quest’anno una delle ultime produzioni, “George Dandin o Il marito raggirato” di Molière, nella traduzione di Claudio Massimo Paternò per la regia di Gennadi Bogdanov, primo spettacolo allestito in Italia diretto da Bogdanov e prodotto proprio dal Crt. Particolarità è che tutti gli attori sono stati formati presso il C.I.S.Bi.T nel corso di questi sei anni di attività. Il Centro organizza, infatti, corsi di specializzazione e favorisce la produzione di spettacoli e meeting su queste tematiche.
Fra i prossimi eventi segnaliamo il corso di formazione specialistica in Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d che si terrà dal 26 aprile all’8 maggio, composto da un livello base e da uno di approfondimento.

Abbiamo intervistato Bogdanov in occasione delle repliche dello spettacolo presso il Crt, per capire meglio cosa significhi per lui essere erede di una tradizione didattica così importante e quali sono i principali esiti che la tecnica della biomeccanica può fornire agli attori.

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  1. says: francesco

    Kustov: ma da chi ha imparato la biomeccanica?
    non è mai stato allievo di nessun allievo di mejerchol’d… è bene che si sappia in giro