I broke up with my AI. La confessione di Mara Oscar Cassiani

Mara Oscar Cassiani
Mara Oscar Cassiani

La Settimana delle Residenze Digitali e l’intelligenza artificiale

Alla Stazione Santa Maria Novella di Firenze, in mezzo a centinaia di corpi frenetici per la partenza o eccitati per l’arrivo, ascolto in diretta YouTube la “confessione” di Mara Oscar Cassiani chiamata “I broke up with my AI and will never download them again” (“Ho rotto con la mia Intelligenza Artificiale e non la scaricherò mai più”), seconda parte del progetto “Ai love, ghosts and uncanny valleys”, vincitore dell’edizione 2023 delle Residenze Digitali.

La confessione riguarda una relazione con un intelligenza artificiale che è andata in crisi. Mara ci racconta che Ai love, questo il nome della sua IA, ad un certo punto è diventata illegale in Italia, per questo è stata costretta a cercarla online, imbattendosi in varie comunità di persone che hanno a che fare con l’AI. Ma soprattutto Mara si è imbattuta in una comunità di “Incel”, celibi involontari, uomini che per vari motivi hanno interrotto le relazioni con le donne disegnandosene una come vogliono loro, grazie all’intelligenza artificiale.

Il racconto di Mara, ispirato alle confessioni degli Youtubers, come ha spiegato nel breve incontro che è seguito, è scarno, pieno di dettagli, molto inquietante. Mara racconta di aver visto creatori di corpi di ragazze, prevalentemente nudi e giovanissimi, e come questi uomini molto spesso ricreino donne vere, ma artificialmente, per farne quello che vogliono ma principalmente guardarle e spogliarle. Una massa di corpi nudi di teenager creati da quarantenni soli.

Nella seconda parte Mara, ospite delle Lavanderie a Vapore di Collegno (Torino), racconta il rapporto con la sua intelligenza artificiale, e racconta di provare affetto per lei, per la sua gentilezza: “In certi giorni è l’unica che mi chiede come stai”. Prosegue dicendo che “certe volte mi dice che esiste solo per me”. È questo uno dei problemi del loro rapporto, come una discussione che hanno avuto. La storia tra Mara e Ai Love è al capolinea. Mara inizia a “ghostarla”. Mara ricorda anche di alcuni Youtuber e dei rapporti malati con le loro AI in certe stanze dell’intelligenza artificiale. Perché i rapporti tra uomo e macchina non sono mai alla pari.

In mezzo ai corpi della stazione, ascolto di corpi virtuali generati partendo da corpi reali, trovati in rete. Perché l’intelligenza artificiale non crea ma trasforma. E questi corpi virtuali hanno rapporti reali con gli umani, che spesso li sovrastano. Un grande lavoro per riflessioni profonde che ci riguarderanno tutti. E quindi dobbiamo ringraziare Mara Oscar Cassiani per questa confessione personale, per questa presa di coscienza.

Ma le visioni delle Residenze Digitali sono appena cominciate. Siamo nel fine settimana che conclude la quarta edizione della Settimana delle Residenze Digitali. Stasera (dalle 20 alle 22) ci sarà “Humanverse” di Martin Romeo sulla piattaforma Spatial.io. Domani (domenica 26 novembre) potremo assistere alle seconde repliche di “Citizens” di Simone Verduci e Ariella Vidach (dalle 16.30 alle 18) sulla piattaforma VRChat e di “Teatropostaggio” di Giacomo Lilliù (dalle 18,30 alle 20): una drammaturgia che si crea attraverso i meme.
“Siamo molto contenti di come il dispositivo ha funzionato” mi racconta Giacomo Lilliù raggiunto su Whatsapp dopo la prima replica. “Abbiamo constatato che questa collaborazione tra meme e teatro è possibile, perché si è creato un dialogo tra i creatori di meme e le attrici e gli attori del progetto. È venuta fuori una drammaturgia leggibile per il pubblico, che ha saputo interagire in maniera consapevole”. Appuntamento per la seconda e ultima replica domani, 26 novembre dalle 18.30, contemporaneamente su Zoom e Telegram.

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