I Fumi della Fornace. A Valle Cascia tra performance e ritualità

Ufficio delle tenebre (ph: Daniela Innocenzi)
Ufficio delle tenebre (ph: Daniela Innocenzi)

All’interno del festival, “L’Ufficio delle Tenebre – in quest’ora ripida” di Giorgiomaria Cornelio

Quinto anno per il festival I Fumi della Fornace, organizzato dall’associazione Congerie, e che si svolge a fine agosto a Valle Cascia, piccola frazione di qualche centinaio di abitanti, nel maceratese. Quattro giornate intense con un programma che, centrato sulla poesia, spazia in realtà fra le arti.

Il nome della festa deriva da un’antica diceria che riconduce ai fumi dell’ex fornace Smorlesi le particolari doti artistiche dei giovani del territorio. In realtà la convivenza della piccola comunità marchigiana con un sito industriale fermo dal 2012, e relative problematiche ambientali, non è semplice.

Da qui il tentativo di ricostruire attraverso l’arte portato avanti da Congerie, i cui partecipanti sono perlopiù ragazzi del posto, ben al di sotto dei trent’anni.

Siamo stati in questo luogo particolare per assistere a “L’Ufficio delle Tenebre – in quest’ora ripida”, rito teatrale collettivo orchestrato dal poeta e regista Giorgiomaria Cornelio, classe 1997.

La performance ha preso avvio in paese attraverso una partecipata processione laica che ha condotto gli spettatori alla fornace dove, al tramonto, si è svolto il rito.
Il video vuole raccontare, in piccoli flash, un’azione scenica articolata, minuziosa e inattesa.

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