Il caso Strauss-Kahn secondo Lombardi / Tiezzi

La grande passeggiata di Lombardi / Tiezzi
La grande passeggiata di Lombardi / Tiezzi
La grande passeggiata di Lombardi / Tiezzi (photo: lombarditiezzi.it)
Nel 2011 la vicenda di Dominique Strauss-Kahn riempì le prime pagine di tutti i principali quotidiani del pianeta. Il noto economista e politico francese venne arrestato a New York con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una cameriera. L’affaire fu al centro dell’attenzione globale e scatenò accesi dibattiti per diversi mesi, fino a quando l’accusa venne archiviata.

Da queste note vicende prende spunto “La grande passeggiata”, andato in scena al festival Inequilibrio, per opera del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, formatosi all’interno del Teatro Laboratorio della Toscana diretto da Federico Tiezzi.

La vicenda si svolge nell’arco temporale della notte trascorsa in cella dal protagonista (Sandro Lombardi), nell’attesa della prima convocazione in tribunale. A fare da contorno al dipanarsi dei concitati avvenimenti, due figure di carcerieri che tanto rimandano ai Drughi di “Arancia meccanica”, la moglie e il segretario di partito. Il tutto innervato dai relativi intrecci psicologici, umani e di potere.

I temi affrontati sono quanto mai attuali, e diventano l’occasione per una riflessione più ampia sull’uomo e sull’attuale situazione contemporanea. L’accusa di stupro è usata allora come “metafora della violenza che domina la crisi umana, culturale e politica dell’Occidente”, e così, nel districarsi dei fatti, emergono passioni represse, gli aneliti di vita insoddisfatti del protagonista, succube di un matrimonio ipocrita, alla ricerca di una gioia oramai fuggita e della quale è stato ignaro, il tutto frammisto a giochi di potere, crudi interessi economici, spietate speculazioni, ricatti e sotterfugi, sino al catartico finale.

Lo spettacolo, sebbene sulla carta promettesse molto e avesse alte ambizioni (nella presentazione, a proposito del testo, si rimanda alla “lingua della tradizione in versi, da Alfieri a Manzoni a Luzi e Pasolini”) finisce invece col deludere, complice anche una poco convincente prova degli attori (soprattutto Rosa Sarti – la moglie – e Nicolò Todeschini – il segretario di partito -), ad eccezione del protagonista.

Non sappiamo se la causa sia dovuta alla presenza scenica di Sandro Lombardi – sul quale è superfluo spendere parole d’elogio -, al cui cospetto i giovani attori danno l’impressione di non tenere il passo, oppure alla scelta registica di una recitazione troppo forzata e impostata, della quale addirittura lo stesso Lombardi sembra risentire nella prima parte: una scelta che sembra limitare il ritmo dell’azione e non dona “verità” alle passioni che percorrono carsiche il testo.

Anche la regia di Federico Tiezzi finisce col non convincere, troppo impegnata a cercare soluzioni d’effetto (si prenda ad esempio l’episodio del bacio tra la moglie e il segretario), finendo col sovraccaricare la messinscena, così come la scelta delle musiche e delle immagini sullo sfondo, che risultano troppo didascaliche e talvolta prevedibili.

La reazione del pubblico tuttavia è entusiasta, e questo fa prevedere una fortunata tournée nei cartelloni della stagione a venire.

LA GRANDE PASSEGGIATA

di Fabrizio Sinisi
regia Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi, Marco Brinzi, Simone Faloppa, Rosa Sarti, Nicolò Todeschini
drammaturgia Sandro Lombardi, Federico Tiezzi
interpretazione del verso Sandro Lombardi
voce e canto Francesca Della Monica, Ernani Maletta
drammaturgia del movimento Giovanni Scandella
drammaturgia del costume Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
produzione Compagnia Lombardi/Tiezzi – Teatro Laboratorio della Toscana
in collaborazione con Armunia/Festival Inequilibrio, Comune di Bari, Teatro Pubblico Pugliese

durata: 1h 22′
applausi del pubblico: 2′ 6”

Visto a Castiglioncello (LI), Castello Pasquini, il 2 luglio 2013
Inequilibrio festival


 

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