Il dopo Nanni ad Armunia. Fumarola e Masi per una direzione collegiale

Fumarola e Masi|Il piccolo principe
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Il piccolo principe
Il piccolo principe della Compagnia MDteatro
Dal 31 dicembre Andrea Nanni non è più direttore artistico di Armunia. Si apre così questo 2014 per l’ente teatrale toscano.

Assistiamo quindi, in questo sabato 18 gennaio, alla conferenza stampa di apertura stagione a Castiglioncello per capire meglio cosa accadrà. Il presidente di Armunia – nonché sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Rosignano Marittimo – Alessandro Franchi sottolinea con fermezza come la scelta di non riconfermare Nanni “non sia dovuta a giudizi di merito, per altro molto positivi, quanto a scadenze amministrative”, ossia le prossime elezioni, che secondo l’amministrazione comunale non hanno consentito scelte a lungo termine.

Tramontata così l’epoca Nanni (arrivato nel 2011 dopo i 14 anni di Massimo Paganelli) si volta di nuovo pagina, e ad Armunia parte un esperimento di codirezione artistica affidata ad Angela Fumarola e Fabio Masi, nell’organizzazione di Armunia da molti anni, anche se, come sottolinea lo stesso presidente, “l’esperimento vede in realtà coinvolte tutte le professionalità della struttura, in una sorta di direzione di gruppo”.

Tra le ossature principali di una stagione ricca e composita, ancora una volta troviamo il progetto delle residenze artistiche quale nucleo fondante e caratteristica precipua che nel corso degli anni ha contraddistinto la storia dell’ente: “Il progetto delle residenze artistiche è regionale – specifica Franchi – e sarà mantenuto intatto nel triennio 2013-2015”. Accando a lui possiamo sottolineare tre linee: gli spettacoli in scena al Teatro Solvay, la sezione del teatro ragazzi ed infine le Veglie.

In scena al Solvay un cartellone più classico, con Lello Arena ne “L’avaro”, Silvio Orlando e Marina Massironi in “La scuola”, Paolo Rossi con “L’importante è non cadere dal palco” ed infine la compagnia Junior Balletto di Toscana in “Giselle”.
 
Per il teatro ragazzi i nomi sono quelli di Roberto Abbiati con “Una tazza di mare in tempesta”, Garbuggino-Ventriglia ne “Il principe felice”, “In viaggio con Mozart” di Chiara Carminati, “Il piccolo principe” della Compagnia MDteatro e “Di Giulietta e del suo Romeo” di Progetto Brockenhaus.

Fumarola e Masi
Fumarola e Masi, nuovi direttori artistici di Armunia (photo: Giulio Salvadori)
Le Veglie al canto del camino – progetto storico di Armunia, introdotto nell’epoca Paganelli – dove gli artisti ospiti sperimentano una dimensione spaziale raccolta e una condizione intima e prossima col pubblico, ospiteranno messinscene eterogenee ma tutte di grande interesse.

Si parte il 13 febbraio con la danzatrice Elena Giannotti che presenterà uno studio sul suo solo che debutterà nella prossima edizione del festival Inequilibrio. A completare la serata un’anteprima del trio costruito con il danzatore coreografo Max Barachini dal titolo “storm chasers”. Il 28 febbraio l’attore e doppiatore Ennio Coltorti vestirà i panni di Salieri nello spettacolo “moz.art Fabbrica di leggende” di Vittorio Cielo.
Il 7 marzo in scena la veglia “Cantiere Moresco”, con protagonisti lo scrittore Antonio Moresco e gli attori Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, questi ultimi anche presenti oggi alla conferenza stampa.

Gli appuntamenti proseguiranno con Elena Galeotti e Rita Frongia che racconteranno la storia di “Luna, cate e frammenti”, dal breve racconto incompiuto “Bellas Mariposas” di Sergio Atzeni, con inserti da Marina Cvetaeva, Ariadna Efron, Ingeborg Bachmann e Saffo.
Si prosegue con Leonardo Capuano che propone “Elettrocardiodramma” e Chiara Carminati che racconterà la grande musica attraverso “L’ultima fuga di Bach”. Ultimi due appuntamenti con Oscar De Summa ed il suo “Stasera sono in vena”, in cui racconta parte della sua adolescenza  in Puglia, negli anni Ottanta, e Claudio Morganti con “Il sottotenente gusl”.

Come emerso stamattina, il Progetto Armunia, contraddistinto dalle residenze artistiche, dai laboratori e dalla produzione, proseguirà poi col Festival Inequilibrio (che si svolgerà dal 26 al 29 giugno e dal 3 al 6 luglio), in cui saranno presenti tutti gli artisti in residenza in questi mesi al Castello Pasquini assieme ad altri ospiti.

In questa prospettiva si collocano, quale parte integrante del progetto, alcune azioni destinate a svilupparsi per tutto il corso dell’anno: “Come Ri-LeGGo il classico – introduce Angela Fumarola – Un percorso sui classici della letteratura che attraversa tutta la stagione”; oltre a Le Residenze-Laboratori e Semisguardi, un progetto che sarà realizzato in collaborazione con il Teatro Grattacielo di Livorno.
L’idea è quella di costruire un gruppo di giovani interessati alla visione degli spettacoli programmati in grado di avere una relazione attiva con gli artisti e di riportarne l’impatto percettivo sul web.

Nel capoluogo labronico si apre anche un rapporto di collaborazione con la sala Florenskij di Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino. Mentre su Pisa prosegue la collaborazione con la Fondazione Teatro Verdi (che con Fondazione Toscana Spettacolo è partner con Armunia di Anticorpi XL, il network nazionale indipendente dedito alla promozione e al sostegno della giovane danza d’autore).
Armunia insomma riparte, senza Nanni ma con una continuità nella direzione artistica. In attesa delle elezioni.
 

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  1. says: Daniela Arcudi - Klp

    Le “scadenze amministrative” in Italia sono jolly dai risvolti volutamente sfaccettati: possono servire a fare tabula rasa o a legittimare – in anticipo – uno status quo per un altro tot di anni.
    Occorrerebbe valutare molteplici fattori (interni) per giudicare il caso Armunia, visto il doppio mandato del sindaco. Staremo a vedere come si evolverà la situazione…

  2. says: Massimo Marino

    Brutto segno, mi sembra, così a occhi, quello nascosto dietro questa scelta per “scadenze amministrative”. Uno dei modi classici per esautorare, per tagliare, ristrutturare.