Il “Firmamento” de La Veronal fa esplodere la Triennale

Firmamento (ph: May Zircus)
Firmamento (ph: May Zircus)

Marcos Morau, ancor più maturo artisticamente, nell’ultima creazione guarda al mondo dell’adolescenza

“Firmamento” è l’ultima esplosiva creazione di Marcos Morau. Un lavoro pensato per un “pubblico adolescente di tutte le età”, perché proprio dall’adolescenza si lascia ispirare. A quella soglia, per certi versi magica, che abbandona le sicurezze dell’infanzia per avventurarsi verso mondi nuovi e sconosciuti, quelli che traghetteranno con trepidazione verso il mondo adulto.
“Firmamento” è quindi una costruzione senza limiti che mostra la superficie dell’immaginazione, il risultato di un pensiero creativo che affonda probabilmente nella memoria dell’artista, nelle sue paure e desideri.

Presente a Fog per la terza stagione consecutiva, la compagnia La Veronal suscita al tempo stesso una sensazione di certezza ma anche di curiosità nel pubblico che affolla la sala della Triennale di Milano, che lo coproduce.

Il lavoro a cui Morau pensava da almeno quattro anni, da quando gli fu proposto poco prima della pandemia, ha avuto una gestazione non semplice, eppure appare come una delle più ispirate e mature creazioni della compagnia spagnola.

Tra infanzia e adolescenza, in quella striscia sottile dell’immaginazione e dello slancio verso nuovi mondi sconosciuti, si assiste ad un continuo disgregarsi di immagini, in un caleidoscopio di realtà oniriche che si intrecciano, si dischiudono e si inglobano. Come la vorace fame adolescenziale, i performer si muovono senza sosta, con movimenti perfetti, sincopati, asciutti, in una scenografia che, con pochi incastri, mostra sempre nuovi mondi, come una giostra dell’infanzia che apre verso la scoperta dell’esistenza ma anche verso le paure.

I danzatori Àngela Boix, Jon López, Núria Navarra, Lorena Nogal, Marina Rodríguez e Shay Partush sono perfettamente incastrati in un meccanismo scenico che tende allo spettacolare ma senza arenarsi nel performativo. La danza dialoga con gli schermi, le luci e una colonna sonora deliziosa che miscela percussioni dal vivo, Wagner, Laurie Anderson, Strauss, Bowie, e musiche originali, grazie al lavoro meticoloso del sound designer Juan Cristóbal Saavedra.

I testi, in voice-over, di Carmina S. Belda e Pablo Gisbert aiutano a percepire la profondità della ricerca, i temi della paura, speranza e meraviglia che sottendono al lavoro. Quest’ibrido così contemporaneo, questa non-forma è forse la forza di Morau. Il pubblico assiste ad una creazione libera che non indossa etichette e che utilizza tutti gli elementi utili ad evocare, stupire, emozionare.

Le luci stesse diventano drammaturgia, dalla penombra iniziale, passando per la scatola luminosa che invade la scena, sino alle luci di quel firmamento del titolo che invadono la platea, ammaliando e conquistando il pubblico con enfasi.

Morau costruisce una matrioska di notevole fattura, un giocattolo scenico perfetto che racchiude l’innocenza infantile così come l’incognita verso cui va il genere umano, che si chiami fine del mondo o crisi del nostro povero pianeta.
Il pubblico apprezza, e alla fine dalla performance i giovani urlano euforici: è quasi un pubblico da stadio, un po’ come sognava Sarah Kane…

Firmamento
idea e direzione artistica: Marcos Morau
direzione di produzione: Juan Manuel Gil Galindo
coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
danzatori: Àngela Boix, Jon López, Núria Navarra, Lorena Nogal, Marina Rodríguez, Shay Partush
testo: Carmina S. Belda, Pablo Gisbert
voice-over: Victoria Macarte, Nathaniel Ansbach
assistenza alla drammaturgia: Mònica Almirall, Roberto Fratini
direzione tecnica e lighting design: Bernat Jansà
stage manager, oggetti di scena ed effetti speciali: David Pascual
support tecnico nel tour: Mirko Zeni
sound design e musiche originali: Juan Cristóbal Saavedra
musica: Laurie Anderson
set design: Max Glaenzel
design dei costumi: Silvia Delagneau
illustrazioni animate: Marc Salicrú
produzione e logistica: Cristina Goñi Adot, Àngela Boix
produzione elmetti e maschere: Gadget Efectos Especiales
produzione marionette: Martí Doy
costumi: A.I.T., Laura Garcia
set: Oscar Hernandez (Ou), Jorba-Miró
trasporti: Pax 4Events
Firmamento è una produzione de La Veronal in co-produzione con: Grec 2023 Festival de Barcelona, Institut de Cultura Ajuntament de Barcelona, Oriente Occidente Dance Festival, Centro de Cultura Contemporánea Condeduque, Mercat de les Flors, Temporada Alta – Festival internacional de Catalunya, Girona/Salt, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Chaillot Théâtre National de la Danse, Festival Equilibrio, Fondazione Musica per Roma, Hessisches Staatsballett nell’ambito di Tanzplattform Rhein- Main, Triennale Milano
Con il supporto di: INAEM – Ministerio de Cultura de España, ICEC – Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya

durata: 1h 15′
applausi del pubblico: 3’ 30’’

Visto a Milano, Triennale, il 28 marzo 2024

 

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