Un agile volume per un’indagine critica dei tormenti del grande drammaturgo francese
Un libro che è specchio del mondo inquieto e visionario di Antonin Artaud. “Il Pesa-Nervi. Frammenti di un diario infernale”, saggio introduttivo, lettera ad Artaud e traduzione di Carmelo Claudio Pistillo (Milano, La vita felice, 2023, pp. 208, euro 14) è un grimaldello per entrare nella psiche e nell’arte di uno dei maggiori innovatori teatrali del Novecento. Curato da Pistillo, il volume formato tascabile raccoglie e presenta un’opera tra le più significative di Artaud (1896-1948).
Poeta, giornalista e saggista, Pistillo è esperto di letteratura francese contemporanea, con una predilezione per gli autori “maledetti” a partire da Rimbaud.
L’ampia e complessa introduzione (“Vita, opere e deliri di Artaud”), ricca di riferimenti critici letterari e culturali, ci introduce al drammaturgo francese non solo come pensatore del teatro, ma come persona nella morsa tra genio artistico e sofferenza psichica e fisica.
Pistillo contestualizza vita e pensiero di Artaud all’interno del teatro e della cultura novecentesca. Il saggio ne esplora la parabola umana, esistenziale, artistica. Un’attenzione particolare è riservata al periodo che ha visto Artaud internato in un ospedale psichiatrico e alle sue riflessioni su corpo, follia e linguaggio come mezzi di comunicazione.
La sezione principale del libro, “Frammenti di un diario infernale”, raccoglie appunti e riflessioni di Artaud durante i suoi periodi di internamento. Sono le dichiarazioni di una crisi profonda che si fa lingua e teatro. Sono schegge sconnesse, oscure. Ma ogni parola e ogni immagine rivelano l’intensità di un pensiero che sfida e sovverte la logica, con un linguaggio primordiale che oltrepassa il codice verbale e diventa “teatro della crudeltà”. E percuote lo spettatore.
La “Lettera ad Artaud”, sempre di Pistillo, è dialogo e ammenda collettiva, per raggiungere un autore che ha lottato con la sua stessa immagine, il proprio corpo e la propria mente. È un atto di contrizione verso un artista e un uomo che non ha ricevuto in vita la considerazione che meritava.
Capita, quando si nasce geni. Pistillo, con appassionata delicatezza, raccoglie l’eredità di Artaud, scovandone la grandezza proprio nelle vicissitudini.
Ma è la traduzione l’aspetto più pregevole del libro. Pistillo rende accessibile al lettore un testo complesso. La lingua di Artaud è profonda, a volte frammentata e violenta, e Pistillo riesce a renderne la brutale bellezza senza perderne la forza. Il testo francese a fronte consente poi di apprezzare la sonorità originale di Artaud, snidandone i pensieri più oscuri.
Artaud ha vissuto parte della sua vita dentro gli ospedali psichiatrici. La sua sofferenza mentale è magma che trasforma la follia in atto creativo. L’arte è il mezzo per liberarsi dalle costrizioni della società e della ragione.
Artaud concepiva il teatro come pratica fisica. Scuoteva il pubblico attraverso il corpo. Il corpo stesso diventava terreno di lotta: un “pesa-nervi” appunto, che dosava la vulnerabilità dell’individuo e ne rendeva il dolore.
Intrigante la riflessione sul linguaggio, che Artaud considerava parziale e corrotto. Egli intendeva ricorrere a una comunicazione più viscerale, che fagocitasse e quasi rigurgitasse le capacità sensoriali dello spettatore.
I “frammenti del diario infernale” sono pervasi da una continua tensione tra il desiderio di liberarsi dal dolore e la consapevolezza di una sofferenza esistenziale senza via d’uscita. L’unica possibilità se non di salvezza, almeno di purificazione, consiste proprio nel teatro e nella scrittura.
“Antonin Artaud. Il Pesa-Nervi. Frammenti di un diario infernale” si rivolge sia agli appassionati di Artaud e del suo teatro, sia a chi intende districare il viluppo tra arte, psiche e sofferenza.
Le riflessioni qui contenute sui temi della follia, del corpo e del linguaggio continuano a essere un messaggio rivoluzionario per il teatro e la cultura contemporanea.
Antonin Artaud
Il Pesa-Nervi. Frammenti di un diario infernale
Saggio introduttivo, Lettera ad Artaud e traduzione di Carmelo Claudio Pistillo
Milano
La vita felice
2023
pp. 208
euro 14