Il teatro fatto da e per i ragazzi. Al via la IX edizione del Festival Connections

Un momento della conferenza stampa di Connections
Un momento della conferenza stampa di Connections
Un momento della conferenza stampa di Connections (photo: Erika Seghetti)
Non capita tutti i giorni di partecipare ad una conferenza stampa ed essere accolti in una stanza buia e un palco vuoto. Ma soprattutto è raro che a rompere il silenzio in sala non siano i consueti saluti istituzionali ma le voci di alcuni ragazzi, peraltro giovanissimi, che, alzantisi dalla platea si posizionano sulla scena, continuando (o iniziando) a recitare.

La scelta del Teatro Litta di Milano di presentare la IX edizione del Festival Connections partendo proprio da loro, i ragazzi, a cui l’iniziativa è dedicata, è stata un’idea felice. Perché non solo ha permesso a noi, che l’adolescenza ce la siamo lasciata alle spalle, di verificare che gli adolescenti, se seguiti, sanno tirare fuori un’entusiasmo e una serietà che l’età adulta spesso cancella (la breve performance che il gruppo ha messo in scena è il frutto di un workshop di soli quattro giorni). Ma soprattutto ha dimostrato che quando le macchine organizzative ed operative funzionano (in questo caso il mix vincente è costituito da Teatro Litta, scuole superiori che decidono di aderire al progetto e Comune di Milano e Regione Lombardia che lo finanziano) i risultati arrivano, e sono tangibili.

In attesa dell’introduzione del teatro come materia di insegnamento nelle scuole – Gaetano Callegaro, direttore del Litta, durante l’incontro tiene a sottolineare che “tutti i giovani dovrebbero fare teatro perché aiuta a comprendere e a mettere in pratica le dinamiche di gruppo, che si fondano su responsabilità personale e fiducia nell’altro” -, Connections fa la sua parte. Ma che cos’è questa iniziativa che un altr’anno festeggerà 10 anni?

Nato in collaborazione con il National Theatre di Londra e con la rete International Connections, il progetto coinvolge i giovani dai 14 ai 19 anni in un percorso teatrale che li vede protagonisti nella messinscena di testi scritti appositamente per loro da drammaturghi di fama internazionale.
Gli studenti hanno 12 mesi di tempo per prepararsi – con mezzi offerti dal teatro – e per presentarsi a maggio davanti a una commissione del Litta, che seleziona i percorsi più interessanti da portare al Festival Connections ad ottobre. Una maratona di quattro giorni in cui alle messa in scena degli spettacoli si aggiungono workshop in lingua italiana e inglese, laboratori di teatro e arti performative e un osservatorio della critica, in cui i ragazzi, guidati dalla mano esperta di un critico teatrale, scriveranno alcune recensioni degli spettacoli che verranno poi pubblicate sul “Connections News”.

Il sipario si apre quest’anno domani, 3 ottobre, con uno spettacolo, “La porta della libertà”, scritto da Daniela Morelli e messo in scena dagli istituti IIS E. Alessandrini e I.P.S.E. Lombardini di Abbiategrasso.
A cui seguiranno altre 25 performance che si succederanno fino a domenica, otto delle quali basate sui quattro nuovi testi drammaturgici che quest’anno hanno ampliato il portfolio già ricco (52 testi) messo a disposizione agli studenti. Due drammi amletici (“Before Hamlet” scritto da Stefano Massini e “Principe di Danimarca” di Michael Lesslie, tradotto da Francesca Gorini), un lavoro sull’integrazione sociale (“Yusdra e la città della sapienza”) e “Gargantua” di Carl Grose, tradotto da Anna Pasolini.

Sul fronte dell’ospitalità il festival apre le porte ad esperienze che oltrepassano il confine lombardo. Quest’anno, oltre all’estero (la compagnia ospite dell’edizione 2013, Eksperiment, viene dall’Estonia) “Connections” guarda anche al resto d’Italia e accoglie la Compagnia Giovanile Malalingua di Molfetta (BA) che proporrà “Chatroom” di Enda Walsh.

Per premiare l’impegno dei ragazzi, nelle serate di sabato 5 e domenica 6 presso il Boccascenacaffé, all’interno degli spazi di Palazzo Litta, si festeggerà a suon di musica live. Il “Connections Party”, così come tutti gli spettacoli, sono a ingresso libero.
 

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