Thomas Lebrun apre Interplay/10. A Torino dieci giorni di danza

Illico - Switch
Illico - Switch
La Illico Company in ‘Switch’ (photo: Caroline Avril)

E’ stato il coreografo francese Thomas Lebrun ad aprire, ieri sera a Torino, Interplay/10 Festival Internazionale di Danza Contemporanea.
Fondatore della Illico Company nel 1998, sostenuto dal centro coreografico di Lille dal 2006, Lebrun ha creato coreografie per compagnie come il Chinese National Ballet di Laionning e il Grupo Tapis in Brasile, partecipando all’edizione 2009 di FranceDance a Vilnius come unico artista francese.
Ad Interplay ha presentato in prima nazionale “Switch”, spettacolo in cui diversi interpreti si immedesimano in un solo personaggio, proponendo differenti esplorazioni di personalità.

Giunto quest’anno alla sua decima edizione, Interplay ospiterà nomi della danza internazionale insieme a nuovi e promettenti emergenti. Protagonisti, coreografi non solo italiani, quindi, ma provenienti da Olanda, Danimarca, Canada, Inghilterra, Svizzera, Israele…

Il festival, in scena fino al 28 maggio e che vede alla direzione artistica Natalìa Casorati, prosegue oggi con una giornata di danza urbana nella centralissima via Amendola ospitando, dalle 16.30, quattro compagnie: Michela Minguzzi, Tardito-Rendina, Senza Confini di Pelle e Il Cantiere. Il tema dei loro lavori sarà ispirato all’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il 20 e 21 maggio ospiti le cinque compagnie selezionate per il tour Dance Roads (per il sostegno alla mobilità dei giovani coreografi), coordinato da cinque partner internazionali promotori del progetto. I coreografi selezionati saranno in tournée per circa 40 giorni tra Canada, Italia, Olanda, Danimarca e Gran Bretagna, presentando i loro lavori – tutte prime nazionali – nelle manifestazioni organizzate dai partner. La coreografa italiana che ha vinto la selezione è Ambra Senatore, già Premio Equilibrio/09 con “Passo”, spettacolo che porterà in forma di estratto in tournée. Insieme a lei Virginie Brunelle (Canada) in “Foutrement”, una pièce sull’adulterio e i giochi della seduzione; Cai Tomos (UK) in “Calon”; Lars Dahl Pederson (Danimarca) in “Running sculpture”, spettacolo dove la danza, la musica e le luci definiscono un viaggio tra diversi stati mentali; Jens Van Daele (Olanda) in “Battre le fer”, un duello danzato da due donne.
In esclusiva per la data italiana anche il duo Eleonora Ariolfo e Fabrizio Variale, che presentano “SlitScan”, un lavoro su come si confondono momenti di vita sociale reale e virtuale, che si deformano risultando spesso irriconoscibili agli stessi protagonisti.

Tra gli altri protagonisti la consolidata compagnia romana MK di Michele Di Stefano, la giovane coreografa olandese Ann Van den Broek in “Co(te)lette“, la compagnia Aldes diretta da Roberto Castello (Premio Ubu 2003/sez. Teatro-danza con “Il migliore dei mondi possibili”), l’israeliano Yaron Shamir e il gruppo svizzero Delgado Fuchs.
Il 27 maggio spazio alla serata di Anticorpi Explò – tracce sulla nuova danza d’autore, con i coreografi selezionati dalla commissione Anticorpi XL alla vetrina della giovane danza d’autore che si è tenuta a Ravenna a settembre ’09. Ospiti i giovani Alessandro Sciarroni, Silvia Gribaudi, QuaLiBò di Maristella Tanzi e Francesca Giglio.
A chiudere il festival, il 28 maggio, Teodora Castellucci, considerata un talento per la nuova scena performativa italiana, il Gruppo Nanou, in “Motel (faccende personali) – prima stanza” di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, e le romane Alessandra e Antonella Sini del gruppo Sistemi Dinamici Altamente Instabili, con “Cruor – sottrazione”, riflessione sulla creazione coreografica nel rapporto del pensiero occidentale con quello orientale.

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