Metti una sera a La Mama…

Convegno L'arte dei luoghi|Spoleto verso il Fringe
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Spoleto verso il Fringe
Spoleto verso il Fringe
Magari ci arrivi di sera, al tramonto, e trovi una quindicina di persone sotto la vite e il grande leccio a chiacchierare. I muri spessi, antichi, del casale, la ghiaia a terra, vino sul tavolo e la natura rigogliosa tutt’intorno. Ti ci trasferiresti volentieri e subito per almeno una settimana.

Tra gli invitati a quella che diverrà un’informale cena umbra all’aperto c’è Vincenzo Cerami, che oltre ad essere lo scrittore e lo sceneggiatore che tutti conosciamo, qua a Spoleto è assessore alla Cultura in questo mandato, insieme al produttore di vini Rossobastardo Luciano Cesarini (vuoi una cena umbra senza vini?) e poi Kath Mainland, direttrice dell’Edinburgh Fringe Society, insieme a Christabel Anderson, responsabile dei servizi alle compagnie del festival più grande al mondo. Ma in questo luogo in cui imbattersi per caso è quasi impossibile ci trovi anche Anneke Jansen, direttrice del Fringe di Amsterdam. E già il fatto che queste due direttrici (o tre manager, direbbe qualcuno) siano tutte donne, e pure giovani, fa quasi strano in quest’Italia gerontocratica al maschile.

Le ceneri di Ellen Stewart, invece, riposano nella cappella di questo piccolo borgo a dieci chilometri dal centro di Spoleto. L’aveva voluto fortemente lei, La Mama Umbria International, ossia questo luogo di pace e natura che Ellen (come qui tutti la ricordano) aveva scoperto nel 1985, per poi acquistarlo e ristrutturarlo grazie al premio in denaro ricevuto dal MacArthur Fellowship per la sua attività.
Cinque anni è durata l’opera di recupero di queste case fatte di pietra, che hanno iniziato per sua volontà ad ospitare d’estate compagnie nazionali ed estere indipendenti e d’avanguardia.

Del resto a New York, nel suo La Mama ETC, la Stewart aveva visto passare degli esordienti Robert De Niro, Al Pacino, Patti Smith, Diane Lane…
Oggi Ellen, mancata a gennaio 2011 all’età di 92 anni, riposa qui. E certo sarebbe contenta che la sua volontà di mantenere viva questa parte di collina spoletina, ospitando artisti ed organizzando eventi, stia continuando.

I lavori per la quarta edizione del La Mama Spoleto Open sono in pieno svolgimento. La manifestazione, nata nel 2009 come Osteria del Rossobastardo Live (ed ecco perché la presenza di Cesarini), quest’anno vede un gemellaggio tra Edimburgo e Spoleto con i rispettivi festival fringe, per una sorta di nuova edizione zero.

Convegno L'arte dei luoghi
Twitter in apertura al convegno L’arte dei luoghi (photo: Klp)
Oggi a Spoleto si è tenuto il convegno L’arte dei luoghi: come la cultura valorizza i territori, seguita dal Roadshow del Fringe Festival di Edimburgo: la presentazione ufficiale della manifestazione scozzese che ha scelto Spoleto come unica tappa italiana per far scoprire alle compagnie le modalità e l’importanza di partecipare ai festival Fringe. Dibattiti, domande e un nutrito numero di partecipanti via twitter (forse più rappresentativi di tante parole). Di contorno freddo e pioggia (in un’immedesimazione fin troppo reale con il capoluogo scozzese). Ve ne racconteremo alcuni aspetti, quelli che riteniamo i più salienti, nei prossimi giorni.

Staserata (o meglio, tra poco) una Fringe Night, per poi ripartire domani con il simposio che vedrà riunita critica tradizionale (di stampa cartacea e televisione) contro i giovani giornalisti e blogger del web. Critica è comunicazione? Anche Klp spesso se lo chiede. Ci saremo per parlare della critica teatrale ai tempi di twitter e facebook. Ma poi, esiste e cos’è questa famigerata critica?

Infine la conferenza stampa de La Mama Spoleto Open, che in collaborazione col Festival dei 2Mondi, arriva al suo quarto anno (o primo della “nuova era”) ospitando sempre più compagnie nel corso dell’estate.

Di tutto questo vi racconteremo, appunto, nei prossimi giorni.
 

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