Fuori dal gregge la pecora nera di Teatro Distinto

La pecora nera di Teatro Distinto
La pecora nera di Teatro Distinto
La pecora nera di Teatro Distinto
Una delle poche giovani compagnie che ha saputo rinnovare il teatro ragazzi italiano con uno stile personale e preciso è senza dubbio Teatro Distinto di Valenza Po (AL), che ha presentato la settimana scorsa a Torino, in debutto al festival Giocateatro, l’ultimo spettacolo “La pecora nera”.
Questa produzione giunge coerentemente dopo un lungo percorso creativo, costellato di spettacoli sempre giocati con pochissime parole in rapporto ad un tappeto musicale ironico e significante, che ha attraversato in modo emozionalmente approfondito tutto l’immaginario dell’infanzia.

In “Sogno per crescere” una bambina si confrontava con la natura che le stava intorno; in “Compagni di banco” vi è il tema della scuola vista come palestra dell’anima; in “Cenerentola non abita più qui” quello della fondamentale importanza della fantasia e della cultura in un mondo che sempre di più sembra dimenticarsene.

Negli spettacoli della compagnia piemontese, sempre in scena Daniel Gol e Alessandro Nosotti che, utilizzando la loro diversissima corporeità, conducono i bambini ad osservare il mondo attraverso occhi diametralmente opposti, come accade nel loro spettacolo più caratteristico “Kish Kush”.
Qui, all’interno di un riquadro bianco, suddiviso diagonalmente da un muro di carta, convivono due personaggi provenienti da luoghi differenti. Il primo vive tra la sabbia ed il vento, l’altro si inebria del profumo delle arance. Attraverso suoni, oggetti e ombre riflesse, i protagonisti entrano piano piano in relazione, pur non vedendosi. Una lettera permette infine loro di comunicare, e così il muro viene abbattuto e può iniziare un confronto più diretto, fatto di parole sconosciute, sapori da scoprire, spazi comuni da ridefinire in cui finalmente i due cominciano a scambiarsi il cibo e le abitudini.
Lo spettacolo vive sul concetto di diversità, unito al valore della conservazione della propria cultura. Nucleo principale della vicenda è lo scambio, inteso come possibilità di arricchimento e superamento del pregiudizio. Kish-Kush, ovvero scarabocchio in lingua ebraica, è il luogo dove si svolge lo spettacolo, dove rimangono disegni e resti di mondi diversi che finalmente si sono incontrati .

La stessa cosa accade, arricchendosi di altri significati, in “La pecora nera” scritto come sempre in collaborazione con Laura Marchegiani, terza presenza insostituibile della compagnia.  
Qui Gol e Nosotti, utilizzando ancora una volta in senso significante la loro diversissima corporeità (Daniel piccolo e tarchiato, Alessandro alto e longilineo), e ancora una volta muovendosi senza parole sullo spazio del gioco scenico, sono una pecora nera e una bianca.

Attraverso l’utilizzo di musiche che vanno da Les Baxter a Daniele Sepe a Alain Romans (non per niente molto amato da Jacques Tatì), brani sempre consoni alle emozioni in campo, la pecora bianca vive ordinatamente e spensieratamente nel suo gregge la vita di ogni giorno; la pecora nera è  invece solitaria e si accompagna con amici che, nell’immaginario comune, risultano molesti, ha inoltre paura degli altri e non sa mai come muoversi.
Il tutto è narrato con la consueta ironica leggerezza, attraverso l’utilizzo di animali in miniatura con una partitura geometrica che popola piano piano il verde prato scenico della vita di forme sempre diverse, animali di ogni tipo e dimensione, perché è assolutamente meraviglioso gustare ogni forma che il creato ci ha regalato, anche quelle più strane, apprezzando anche e soprattutto quelle che più si distinguono dalle altre.

“La pecora nera”, vivendo sulle suggestioni provenienti da un laboratorio teatrale condotto con i bambini di tre anni, conferma lo stile e le potenzialità di una compagnia che sta conducendo un coraggioso percorso antinaturalistico, dedicato ai piccolissimi, all’interno del teatro ragazzi italiano.

LA PECORA NERA
di: Daniel Gol, Laura Marchegiani, Alessandro Nosotti
con: Daniel Gol e Alessandro Nosotti
durata: 50′
a partire dai: 3 anni

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  1. says: Pillo

    Spero di vedere presto lo spettacolo, congratulazioni per il successo ottenuto. e per il futuro.. che dire alla pecora .. in bocca al lupo!? 🙂 ciao P.

  2. says: Deborah sinai

    Daniel e Ale soon unici e pur non avendo visto pecora nera Sin sicura che han toccato il cuore e l anima di grandi e piccini. Bravi!!!!!!!!