Per SemiFestival Crestacci riporta Modigliani a Livorno

Michele Crestacci
Michele Crestacci
Michele Crestacci
Il nome di Amedeo Modigliani riaccende da sempre questioni spinose in una città problematica come Livorno, sia per la celebre beffa dell’estate ’84 legata al ritrovamento delle famose teste, sia per la disattenzione e dimenticanza con la quale l’amministrazione del capoluogo si è rapportata e si rapporta con la memoria dell’artista labronico.

Anche di questo ci parla il nuovo allestimento dello spettacolo “Modigliani” di Mo-wan Teatro, interpretato da Michele Crestacci, andato in scena al teatro Il Grattacielo di Livorno nell’ambito della rassegna SEMIfestival, che prosegue fino al 30 novembre.

Lo spettacolo ripercorre la tragica vicenda biografica dello sfortunato pittore, mettendo in luce vari episodi che hanno seguito la memoria postuma dell’artista.

In questo nuovo allestimento il lavoro trova in molti tratti – ad eccezione del finale – un delicato e poetico equilibrio fra il tragico scorrere degli eventi e il talento dell’indisciplinato Crestacci, un equilibrio che viene ad essere un punto di forza del lavoro, e la cui assenza ne costituiva invece il punto debole al debutto di alcuni anni fa.

L’articolato testo – non facile lo sforzo a cui è sottoposto il protagonista – è anche un’efficace analisi delle problematiche che accompagnano oramai da molto tempo la ‘vexata quaestio’ di cui accennavamo all’inizio dell’articolo. Sembra che la città labronica abbia più voglia di dimenticare – e in fretta – anziché ricordare di aver dato i natali a Modigliani; e di questo siamo in molti a stupirci.

Di TdA-Teatri d’Autunno, organizzato dal centro artistico Il Grattacielo, ci eravamo già occupati in passato. Giunta in questo 2013 all’edizione numero IX, la manifestazione prende una nuova forma e cambia anche nome. Non più semplice rassegna di spettacoli che si svolge nell’arco dei tre mesi autunnali, diventa un festival della scena contemporanea che si articola nel mese di novembre.
La scelta della parola SEMI nella presentazione dei curatori Alessandro Brucioni, Andrea Raspanti, Claudia Caldarano, Francesca Bernardini e Massimiliano Calvetti è un rimando alla “speranza e alla forza che un piccolo involucro contiene in sé, il costante lavoro e l’amore necessari perché il seme cresca”.

Così, in questa nuova veste, il SEMIfestival ha finora ospitato Peter Jasko con “Solo 09”, Fabrizio Brandi, la coppia Deflorian-Tagliarini, Leonardo Capuano, Movin’off project dance company_Endro Bartoli, Claudia Caldarano, Michele Crestacci per chiudere sabato prossimo con Oscar De Summa in “Un Otello altro”.

Accanto agli spettacoli una sezione di Formazione che ha visto il seminario di arti sceniche Esplorazione degli spazi ed esercizi di stile condotto da Lindsay Kemp, Francesca Della Monica e Marcelo Cordaro. Questa sezione si concluderà domenica 8 dicembre con il “Progetto K_I incontro”, con Alessandro Brucioni e Claudia Caldarano, progetto di formazione e di ricerca ispirato alla poetica e all’immaginario di Franz Kafka, che ruota attorno alle opere “Il Processo”, “Il castello” e “America”.

Il mese di eventi è infine accompagnato da un’iniziativa a nostro parere interessante e che vi consigliamo di seguire: SEMIsguardo, un ulteriore “seme di un progetto di orientamento alla visione della scena contemporanea”. Il pubblico viene infatti invitato a partecipare attivamente rielaborando i contenuti artistici e le proprie impressioni sugli spettacoli del festival attraverso video, recensioni e foto: il tutto viene poi pubblicato sulla pagina facebook del festival.
 

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