Premio Scenario 2019: i vincitori

Una vera tragedia (photo: Malì Erotico)|Il colloquio
Una vera tragedia (photo: Malì Erotico)|Il colloquio

La giuria del Premio Scenario, presieduta da Marta Cuscunà (a sua volta vincitrice del Premio Scenario per Ustica nel 2009), ha decretato ieri sera i vincitori e i segnalati della Generazione Scenario 2019.
Sulla nostra pagina Instagram troverete, nelle stories, la proclamazione dei vincitori in diretta.
Eccoli, dunque, insieme alle motivazioni della giuria:

Premio Scenario 2019 a “Una Vera Tragedia” di Favaro/Bandini:

“Una Vera Tragedia” è un’originale sperimentazione del dispositivo drammaturgico in cui il testo incombe sulla scena in forma di proiezione e procede con sorprendente autonomia scardinando il rapporto fra testo e azione drammatica. L’identità biografica e psicologica dei personaggi è continuamente resettata e messa in crisi in un interno borghese che richiama l’immaginario lynchiano e le atmosfere sospese e inquietanti dei dipinti di Hopper. In un momento in cui cinema e serie televisive propongono modalità narrative sempre più efficaci, “Una Vera Tragedia” è un thriller torbido e feroce che apre un discorso critico sulla prosa teatrale, ne scardina con radicalità i meccanismi rilanciando il teatro oltre i suoi codici.

Premio Scenario Periferie 2019 a “Il colloquio” di collettivo lunAzione:

Nella liminalità di un’attesa che è condivisione di un tempo sospeso, tre donne si contendono un territorio ristretto, dove i legami spezzati dal carcere si riflettono inesorabilmente in una reclusione altra, introiettata eppure reale. Fra legami negati e solidarietà imposta, Il colloquio è la fotografia spiazzata e spiazzante di un’antropologia indagata nelle sue ragioni sociali e culturali profonde e apparentemente immodificabili, dove il femminile è restituzione di un maschile assente e quindi fatto proprio, con efficace scelta registica, da tre attori capaci di aggiungere poesia all’inesorabilità di storie già scritte e aprire spiragli onirici imprevisti.

Il colloquio
Il colloquio

Segnalazione Speciale a “Bob Rapsodhy” di Carolina Cametti:

Un linguaggio che irrompe, come pioggia intrisa di poesia.
In scena un corpo moltiplica le vite, i flussi, i desideri, taglienti e affilati, di un noi che spalanca un urlo, poetico e politico sulle ferite del nostro oggi.
Con una originale e innovativa partitura drammaturgica e interpretativa, Carolina Cametti dimostra una intensa capacità di raccontare il presente, di far incontrare e scontrare paesaggi, di farsi carico di molte voci inanellandole nel gancio affilato della rima, del ritmo, del respiro che accelera, contrae, ferma, rincorre una inquieta rapsodia del dolore, una corsa accelerata in un possibile canto del mondo oggi. “Bob Rapsodhy” manifesta la cifra personale di una artista che ci sorprende come autrice e come interprete.

Segnalazione Speciale a “Mezzo chilo” di Serena Guardone:

“Mezzo chilo” racconta e interpreta il privato con coraggio e verità. Un diario che si fa narrazione civile nella capacità di infrangere con ironia il tabù della vergogna celata nella patologia. Riuscendo a costruire un affresco di momenti scenici, veicolati da una fragilità emotiva che si fa partitura fisica, Serena Guardone ci offre un teatro che esplora con consapevolezza e rigore il tema del disturbo alimentare.

Oltre alla Cuscunà la giuria del Premio Scenario è composta da Gianluca Balestra (presidente di Elsinor e direttore del Teatro Cantiere Florida di Firenze), Stefano Cipiciani (vicepresidente dell’Associazione Scenario, presidente di Fontemaggiore), Elena Di Gioia (direttrice artistica Agorà) e Cristina Valenti (presidente e direttore artistico dell’Associazione Scenario, docente di Storia del Nuovo Teatro e Teatro sociale, Università di Bologna).

I quattro spettacoli della Generazione Scenario 2019 debutteranno in forma compiuta a dicembre, nell’ambito di una manifestazione promossa e organizzata dall’associazione Scenario.

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