Com’era triste la prudenza. Buon compleanno, Valle!

Valle Occupato alla maratona
Il Valle Occupato al traguardo del suo 1° compleanno lancia una maratona culturale non stop di 23 giorni
Nasceva esattamente un anno fa, l’esperimento del Valle Occupato. Una vera novità nel paludato panorama culturale italiano.
E per festeggiare questo primo anniversario hanno cominciato ieri sera, da mezzanotte per l’esattezza, una maratona di 23 giorni non stop di spettacoli, concerti, discussioni e performance, fino al 5 luglio.

In 365 giorni di “azione” il Valle Occupato può vantare, e quindi oggi festeggiare:
285 serate organizzate
105mila spettatori
1780 artisti
17 permanenze artistiche
1040 ore di formazione professionale
25mila firme a sostegno dell’occupazione
oltre 41mila contatti Facebook
11mila follower su Twitter
3800 soci fondatori
850 volontari
50 visite guidate
1500 visitatori (tra cittadini e progetti scolastici)
120mila euro raccolti per la Fondazione Teatro Valle Bene Comune

Dal 14 giugno del 2011 a oggi al Teatro Valle si sono alternati spettacoli di danza e teatro, concerti, laboratori per bambini, incontri, assemblee, visite guidate, permanenze artistiche, cinema… “Non intrattenimento gratuito, ma pratiche di democrazia diretta e partecipata – sottolineano dal Valle – In questi mesi è stato sperimentato un modo nuovo di intendere lo spazio teatrale. Dalle prime ‘serate flusso’, in cui sul palcoscenico si susseguivano tutti coloro che sentivano l’urgenza di sostenere un’inedita lotta per la cultura, siamo approdati agli ‘spettacoli interi’, grazie anche alla rassegna di teatro indipendente Sostanze Volatili”.

Per poi continuare sulla strada di una reale reinvenzione di uno spazio attraverso passi anche formali, come la stesura di uno Statuto partecipato che coinvolga chiunque lo desideri nella sua costituzione, mirando a stravolgere – per migliorarlo – il sistema culturale italiano: ecco allora il prossimo obiettivo, la Fondazione Bene Comune, un’alternativa giuridica ed economica innovativa, “un’altra forma di democrazia attraverso le arti e la cultura, un’altra idea di lavoro e di condivisione”.
Per realizzare questo progetto è necessario raccogliere 250.000 euro: finora, solo nell’arco di quattro mesi, ne sono stati raccolti 120mila.

Nel frattempo il Valle Occupato ha instaurato collaborazioni con istituzioni internazionali come l’Accademia di Francia-Villa Medici, l’Istituto Svizzero e la Biennale di Berlino per l’Arte Contemporanea, e con teatri come lo Shaubuhne di Berlino e il Thèâtre du Soleil di Parigi. Mentre lo scorso 12 febbraio l’Unione dei Teatri D’Europa (Ute), riunita in assemblea a Parigi, ha espresso il suo sostegno unanime al movimento del Valle Occupato.
Tanti, tantissimi, gli artisti che hanno dato il loro sostegno al Valle, inutile nominarli tutti.

La giornata del compleanno di oggi è stata battezzata “Com’era triste la prudenza” (trasponendo al passato lo slogan iniziale dell’occupazione): per l’occasione il Valle ha organizzato un momento di riflessione con l’assemblea Da Occupy ai Beni Comuni. Prospettive costituenti (oggi pomeriggio dalle 17,30 alle 20) con David Graeber, Ugo Mattei e Franco ‘Bifo’ Berardi, per discutere, in concreto, la trasformazione in atto.
Seguirà stasera una super serata flusso con un grande ospite a sorpresa. Domani, 15 giugno, giornata interamente dedicata ai 4000 “complici”, i soci fondatori della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, “prova generale” del Valle che verrà.

E nella speranza che quest’esperimento di nuova democrazia culturale prosegua a lungo e con lo stesso entusiasmo, vi lasciamo ad alcuni frammenti di una conversazione/intervista telefonica registrata oggi (e trasmessa in diretta) con Sylvia De Fanti, attrice ed occupante da quel 14 giugno 2011.

Buon compleanno Valle! 

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