“Il mio teatro militante”, da Trieste con Franco Basaglia alla Cooperativa di Milano
In occasione dei suoi 50 anni di teatro, abbiamo intervistato Renato Sarti all’interno del suo regno: il Teatro della Cooperativa, cuore artistico palpitante del quartiere Niguarda a Milano, dove agisce dai primi anni duemila.
Con lui percorreremo oggi la sua carriera artistica, dalla natia Trieste, dove collaborava con Basaglia e il suo ospedale psichiatrico, fino a Milano, con il conterraneo Strehler che lo ha diretto in alcuni spettacoli, mettendo in scena anche un suo testo.
Ed è lo stesso regista e fondatore del Piccolo Teatro che, nel 1995, all’interno della Risiera di San Sabba di Trieste, è sul palco diretto da Sarti, in occasione del cinquantennale della Liberazione, con la lettura scenica de “La memoria dell’offesa”.
Arriverà poi il Teatro dell’Elfo, per diversi anni, sino all’inizio degli anni duemila, quando mette in scena il suo teatro militante alla Cooperativa, con gli indimenticabili “Mai morti”, “Nome di battaglia Lia”, “La nave fantasma” e “Muri”.
Ma Renato, nel suo lungo percorso, si cimentato anche con i burattini e il teatro comico, con i quali può, ridendo, sbeffeggiare in modo ancor più forte il potere…