Santarcangelo + e -. Guardando al 2010 con Enrico Casagrande

Fanny&Alexander
Fanny&Alexander
Fanny&Alexander, +/- (photo: Laura Arlotti)
Fanny&Alexander, +/- (photo: Laura Arlotti)

Aprirsi verso ciò che è sconosciuto: questo auspicava Chiara Guidi, direttrice artistica della 39^ edizione del Festival di Santarcangelo che ha chiuso i battenti ieri sera. “Quando nasce, un’idea va difesa di fronte a tutti i cliché – ha spiegato in conferenza stampa due giorni fa – E benvenga il trovarsi di fronte a qualcosa che non si conosce e non si capisce. Di fronte al disorientamento occorre entrarci, per aprirsi e capire. Non ci si apre di fronte a quello che già si conosce”.
E per questa sfida ha scelto i suoni: far risuonare Santarcangelo. Una scelta che ha portato tutte le compagnie e tutti gli artisti ospiti ad indagare, ognuno a proprio modo, il suono. Da qui la collaborazione di Massimo Simonini di AngelicA nella scelta della costruzione di percorsi che, non neghiamolo, si sono spesso allontanati dal teatro tout court per privilegiare allestimenti performativi e concerti. Nessun problema se non fosse per gli esiti. Un’uniforme ricerca di vibrazioni che difficilmente hanno però coinvolto o emozionato.

Non si giudichi la libertà d’artista, per carità, ma non ci si nasconda neanche dietro a studi o progetti iniziali. Si guardi al risultato, semmai, che forse è l’unica cosa che interessa al pubblico. E non si parla, qui, di quello sempre partecipe di addetti ai lavori. Il pubblico, quello “normale”, si è divertito? Gli spettacoli sono piaciuti? Cos’ha pensato la gente di questa edizione del festival del teatro contemporaneo italiano per antonomasia? Ce lo domandiamo perché le titubanze, in noi, sono emerse, facendoci apparire la scelta della direzione artistica un po’ troppo “ardua” e solipsistica.
Ma l’edizione 2009 di Santarcangelo la ricorderemo anche per la conviviale “mensa” sotto ai portici del Comune in piazza Ganganelli, per gli incantevoli scenari che hanno incorniciato gli spettacoli: non tradizionali spazi teatrali ma luoghi ben più suggestivi, per gli artisti sparsi nel borgo grazie alla sezione off Immensa, per la bellezza di un luogo incantevole che val sempre una visita. E anche per l’organizzazione puntuale e la disponibilità di tutto lo staff, e per quell’inconfondibile sapore romagnolo che unisce simpatia e apertura.

Più e meno, insomma, mutuando il titolo dal lavoro di Fanny & Alexander sulla sorgente drammaturgica del suono. Perché si è respirato ancora troppo quel distacco fra la gente di teatro e la gente che il teatro magari non lo segue durante l’anno, ma potrebbe anche provare ad avvicinarcisi, proprio perché realizzato davanti a casa propria.

La scommessa è adesso per il prossimo anno, un’edizione numero 40 che sarà guidata da Enrico Casagrande dei Motus: “Sarà un festival che guarda ‘alla realtà’ come serbatoio, bacino, sponda, punto di partenza per raccontare e raccontarsi. Nel cinema si parla di documentari e di non-fiction, in letteratura di una disposizione etica/epica del racconto, nella graphic novel di un linguaggio nuovo per riscoprire il mondo… e in teatro? Come affrontare la realtà? Inviteremo artisti di varie provenienze (europee ed extraeuropee), anche da paesi con situazioni politiche complesse e conflittuali, con spettacoli che riflettano in modo non convenzionale sui luoghi di provenienza o sul nostro stesso territorio, proponendo visioni spiazzanti sull’architettura, la natura, le zone urbane… anche con affondi legati al romanzo-racconto, al cinema d’animazione e al documentario. Dopo slanci iper-tecnologici sentiamo adesso crescere l’interesse per espressioni ibride e “povere”, che spesso riguardano modi di riappropriazione della città, dallo stencil al graffito, agli interventi acustici fondati su manipolazioni e campionamenti di suoni del reale, sino alle voci dei rappers, dei poeti della strada”.

Santarcangelo ha comunque e sempre di che puntare sul teatro. Anche solo in vista del progetto, da tanti anni accarezzato, di avere finalmente un vero teatro “per riparare almeno in caso di pioggia”, scherza Chiara Guidi su un’edizione colpita da abbondanti acquazzoni. Un luogo “per questo genere di teatro, non per la lirica o altri tipi di allestimenti”, precisa Giuseppe Chicci, nuovo presidente del CdA dell’associazione Santarcangelo dei Teatri. Ed è la promessa del sindaco Mauro Morri, certo di un sostegno finanziario anche regionale: “Abbiamo già individuato il luogo: l’attuale Supercinema insieme alle Poste, che il Comune acquisterà, e che potranno unirsi all’arena estiva. Tre luoghi contigui per un grande contenitore nel centro storico”.

E intanto, mentre da un mese è al lavoro un comitato per celebrare i 40 anni del festival all’insegna del tema della “fertilità” artistica, proseguirà nei prossimi mesi il progetto React! Santarcangelo 2009-2011 si sviluppa infatti anche in momenti di ricerca che oltrepassano i singoli festival. Il primo di questi è il ciclo di residenze di ricerca e pratica teatrale avviato da un apposito bando. Agli artisti è stato chiesto di presentare un progetto già avviato ma non ancora giunto alla fase conclusiva, e di rivolgersi ad uno dei tre artisti che compongono la direzione di Santarcangelo 2009-2011: Chiara Guidi, Enrico Casagrande o Ermanna Montanari, che sarà alla direzione artistica nel 2011.
“Noi non abbiamo nulla da insegnare – tiene a precisare Chiara Guidi – Siamo artisti, non insegnanti. Con React! le compagnie ci chiedono la possibilità di sviluppare un progetto, di potersi esprimere, anche quando i soldi non ci sono. In Italia non esistono buone accademie perché mancano grandi carismi. E Santarcangelo non sarà una nuova accademia”.
“Pensavamo si presentassero 10 o 20 compagnie – aggiunge Ermanna Montanari – mentre sono arrivate 300 domande che stiamo vagliando in questi giorni. Se prima pensavamo di scegliere un unico gruppo, cercheremo ora d’allargare le residenze a 3 o 4 compagnie, compatibilmente ai luoghi a disposizione”.
I tempi di comunicazione della selezione saranno quindi i seguenti:
– per le residenze seguite da Ermanna Montanari, previste per settembre, sarà data risposta entro il 31 luglio;
– per le residenze seguite da Enrico Casagrande, previste per novembre, entro il 30 settembre;
– per le residenze seguite da Chiara Guidi, previste per dicembre, entro il 31 ottobre.
I luoghi coinvolti saranno il Lavatoio e la foresteria di Santarcangelo dei Teatri, L’Arboreto-Teatro Dimora di Mondaino e il Teatro Petrella di Longiano, con le rispettive foresterie.

Insomma… Santarcangelo continua.

0 replies on “Santarcangelo + e -. Guardando al 2010 con Enrico Casagrande”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *