Santarcangelo 12, fuori formato per un teatro che non si spegne mai

Ventrucci
Ventrucci, Bottiroli e Sacchettini
Da six: Ventrucci, Bottiroli e Sacchettini alla guida del nuovo triennio di Santarcangelo

Santarcangelo: un appuntamento da non perdere per chi vuole vivere il teatro contemporaneo in un clima di festa. Per due settimane – si parte questo venerdì – la suggestiva cornice della città di Santarcagelo di Romagna diventa, come da tradizione, un immenso teatro a cielo aperto dove artisti e spettatori si confondono e si mescolano.

Dopo il triennio che ha visto la rotazione nella direzione artistica di compagnie romagnole con Enrico Casagrande (Motus), Chiara Guidi (Societas Raffaello Sanzio) ed Ermanna Montanari (Teatro delle Albe) inizia ora un  nuovo ciclo.

Sotto il segno Santarcangelo •12 •13 •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, la rassegna italiana del teatro di ricerca per antonomasia inizia una nuova direzione sotto la guida di un gruppo di curatori composto da Silvia Bottiroli coadiuvata da Rodolfo Sacchettini e Cristina Ventrucci.

“Una delle domande che muovono il programma di questa edizione riguarda il rapporto tra le arti della scena e la rappresentazione della vita quotidiana, delle emozioni e relazioni che consideriamo ordinarie, delle forme del vivere comune e del vivere in comune” afferma Silvia Bottiroli. “Abbiamo immaginato molti progetti fuori formato rispetto al teatro, che sconfinano con semplicità e con spudoratezza nelle nostre vite comuni, che coinvolgono bambini, anziani, cittadini e non in creazioni di artisti capaci di operare un cortocircuito tra la scena e la vita, lontano da ogni forma televisiva e da ogni narcisismo, a ricordarci come l’arte sia un luogo di distillazione del reale, uno spazio dove è possibile esercitare uno sguardo di inesperienza e di coraggio e farsi vulnerabili a ciò che non si sa e non si comprende, a ciò che non ci appartiene e a cui forse apparteniamo”.

Andiamo allora a dare un occhiata a quello che sarà, da questo fine settimana, il programma del festival di quest’anno. Verranno innanzitutto create una serie di residenze per coinvolgere i cittadini di Santarcangelo. E’ il caso di “Ads (Santarcangelo)” del regista e drammaturgo newyorkese Richard Maxwell e “Sogni” di Virgilio Sieni. Il primo realizzerà una creazione coinvolgendo trenta persone chiamate ad affermare pubblicamente ciò in cui credono. “Ads” (che sta per “annuncio pubblicitario”) parte dalla domanda su come possa l’uomo riprendersi il proprio spazio in un mondo consumato da crisi d’identità e dominato dalla pubblicità.

Virgilio Sieni coinvolgerà invece i cittadini in “Sogni”, dove lavorerà sulla materia di cui il titolo, mettendo in scena anziani e bambini intenti a evocare dimensioni fantastiche.

Come sempre non mancheranno artisti internazionali, come She She Pop, un collettivo di artiste-performer provenienti dalla Germania che in un trittico di dialoghi (“Schubladen”) esplorano diverse questioni della vita comune sino a ricostruire una biografia collettiva degli ultimi quarant’anni di storia europea.
Ci sarà poi il “duo” eccentrico composto dallo svizzero Martin Schick e dall’argentina Laura Kalauz, Damir Todorović e Valentina Carneluti con “As It Is”,  un gioco nel quale si manipola l’identità privata dell’attore disorientando lo spettatore per dimostrare come la “verità” passi da un piano di realtà a un altro.
Il performer croato Matija Ferlin presenterà “Sad Sam / almost 6”, un lavoro sull’infanzia e sulla sua fine. Infine Gyula Molnàr, artista di origini ungheresi, con “Piccoli suicidi” porta gli oggetti a narrare se stessi, mentre Donghee Koo, artista sud coreano che, con un’opera video, gioca sul limite tra realtà e finzione, creando una gara di pianto.

Non potevano mancare gli italiani, con debutti e progetti speciali. Il nuovo lavoro di Kinkaleri, “Fake For Gun No You”, riporta la formazione toscana a interrogarsi sul piano coreografico per la creazione di nuovi linguaggi in relazione a William Burroughs.
Una formazione al debutto è invece quella dei giovani Sara Masotti e Simone Marzocchi (20, 21, 22 luglio): riuniti sotto il nome di Filomela, indagano in “Petra genetrix” le possibilità espressive della gamma fonetica vocale che si discosta dai suoni normalmente utilizzati nelle lingue umane.

In piazza, elemento forse più caratteristico di Santarcangelo, verranno allestiti in mezzo al pubblico, a cura di Aidoru, una serie di bancali con sedute ideati per la visione degli spettacoli. A reinventare un’idea di teatro in piazza lavoreranno inoltre César Brie, proponendo una versione inedita del suo ultimo lavoro “Karamazov”, Accademia degli Artefatti (che presenterà l’episodio “Nascita di una Nazione” di Mark Ravenhill), Codice Ivan con “GMGS_What the Hell Is Happiness?”, Francesco Giomi con “Tempo Reale”, un omaggio a Cage nell’anniversario, e Zapruder filmmakersgroup, che con “I topi lasciano la nave. Yes Sir, I Can Bolgie” allestirà in piazza una vera e propria maratona di ballo, recuperando una tipica tradizione emiliano-romagnola e trasfigurandola, attraverso dispositivi elettronici, in un mondo sonoro straniante.

Non mancheranno neppure i laboratori, condotti da Olivia Corsini e Serge Nicolaï del Théâtre du Soleil (dal 16 al 21 luglio) e quello del Teatro Valdoca (sempre dal 16 al 21 luglio) e gli incontri mirati.

Non resta quindi che raggiungere Santarcangelo dal 13 al 22 luglio per immergersi in questa 42^ edizione. Krapp è già per strada…

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