Si è aperta con lo spettacolo “Made In Ilva” di Instabili Vaganti la stagione di Schegge allo spazio torinese Cubo, rassegna di teatro civile e contemporaneo che ha luogo da ormai cinque anni negli spazi del Cubo, oggiCubo Teatro, a cura della compagnia torinese Il Cerchio di Gesso.
Ma è un’edizione, questa, di cui gli ideatori e i nuovi collaboratori vanno particolarmente fieri per molte ragioni, la prima delle quali l’aver maturato la programmazione di quest’anno, con differenze e novità, attraverso la partecipazione di molte compagnie di alto livello nazionale e locale ed alcuni interessanti momenti di formazione.
In una Torino in cui con difficoltà (soprav)vivono stagioni di teatro contemporaneo al di fuori dello Stabile, arriveranno quindi, come fuori sede, a marzo i messinesi Carullo-Minasi con “T/Empio“, libera interpretazione dall’Eutifronte di Platone mentre nei giorni scorsi è approdato Atir Teatro con “(S)Legati“, ispirato alla drammatica avventura degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
Tra le compagnie cittadine segnaliamo Alice Conti, con lo spettacolo sui Centri di Identificazione ed Espulsione “Chi ama brucia”, di cui vi abbiamo parlato da pochissimo, Il Mutamento Zona Castalia con lo spettacolo sull’autismo “Del mondo che amo”, C.P.E.M. Teatro con “Malevolevabene” spettacolo sull’ironia all’interno di una storia di violenza, e Teatring che presenta la storia di una madre alle prese con un figlio tossicodipendente.
La rassegna, in corso fino a maggio, ospiterà anche dei workshop, tra cui il Laboratorio di RiAvvicinamento alla danza, condotto da Daniele Ninarello, quattro giorni di ‘Poetica dei Materiali’ dello scenografo e light-designerLucio Diana, un percorso sul TangoSensibile a cura di Dario Moffa e infine un laboratorio sulla scrittura scenica condotto da Cristiana Minasi.
Maturano inoltre le collaborazioni con altre realtà locali, quali il Mad Pride, che curerà una rassegna parallela a Schegge al Cubo con spettacoli sulla follia e sulle patologie mentali, e quella con il Centro Internazionale di Arti Mimiche, al secondo anno di collaborazione con Il Cerchio di Gesso, che, con la rassegna De Gestibus, porterà spettacoli di teatro gestuale.
L’orgoglio di chi “sta dietro” alla quinta edizione di Schegge è proprio nel poter diffondere proposte interessanti nonostante le difficoltà (economiche e non solo) che contraddistingono il panorama delle piccole realtà di lavoratori dello spettacolo, perseverando nel tempo ed “alzando il tiro”, fino al rinnovamento e alla riorganizzazione degli spazi.
Grazie al sostegno di Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Officine Corsare, Tyc – Turin Youth Center e Tipstheatre, piattaforma per lo scambio di “tips” (suggerimenti, note) tra spettatori, Schegge al Cubo si arricchisce di momenti di incontro e dibattiti a partire dalle tematiche di cui gli spettacoli in programma sono portatori d’urgenza.
In un periodo di tante fatiche, ci sembra giusto sottolineare chi continua a battersi coltivando il piacere per il teatro.