Gioie e dolori da Teatro e Colline 2010

Animanera
Animanera
Stasera il viaggio teatral-sensoriale sull’amore di Animanera (photo: teatroecolline.it)

Con una vibrante lista delle paure e l’elenco di tutto quello che – in vita e in amore – raggiunge il top, Michele Di Mauro (alias Enrico 4) ha aperto ieri sera la XX edizione del festival Teatro e Colline di Calamandrana (AT). Che Di Mauro sia bravo l’ha dimostrato in molte occasioni, non ultima quella di ieri, dove ha affascinato il pubblico del piccolo borgo fra le colline astigiane con musiche e parole (moltissime, sue ma anche di Petrolini, Nijinsky, Heiner Müller, Carver…) cantate, declamate, recitate, bofonchiate, improvvisate, svisate, urlate, ininterrotte e sussurrate. Concedendo pure il bis, come in ogni concerto che si rispetti, quando in un momento di ristrettezze elargire un po’ d’abbondanza teatrale di qualità fa bene allo spirito di tutti.

In un festival a cui, per l’appunto, sono stati tagliati il 60 per cento dei contributi rispetto alle passate stagioni (ed è inutile nasconderlo, i tagli si vedono: nella durata della rassegna, nel programma, nelle location degli spettacoli, nella comunicazione…) Calamandrana ha comunque cercato di andare avanti e riproporre la solita formula, quest’anno azzerando il costo del biglietto, con un’unica eccezione a 10 euro, domani sera, 25 luglio alle 21,30: Elio Germano, attore romano premiato come miglior interprete all’ultimo festival di Cannes per il film “La Nostra Vita” di Daniele Luchetti, è in tournée quest’estate con il monologo “Thom Pain (Basato Sul Niente)” di Will Eno, spettacolo finalista Premio Pulitzer per la sezione Teatro 2005 e premio Fringe Award 2005 all’Edinburgh International Festival.

Questa sera approderanno invece a Calamandrana i sei letti di Animanera (per “Try Creampie!” è necessario prenotare al 333 /5907166) e Teatro Due Mondi, che trasformerà le vie del borgo in una festa dalle atmosfere sudamericane. Domani, oltre a Germano, anche la cantante astigiana Paola Tomalino. Lunedì 26 il “Gabbato lo santo” de Gli Omini e a chiudere, il 1° agosto, il Gruppo Teatrale Assenza con “De Rolandis?”, lavoro che intende ricordare la figura di Giovanni Battista de Rolandis, patriota astigiano che in pochi rammentano.

A dispetto delle difficoltà, Calamandrana mantiene tutti gli anni, immutato, il suo fascino, trasformandosi ogni luglio – per qualche sera – in crocevia d’incontri paesani fra il teatro contemporaneo e la gente delle colline. Lo si è visto anche ieri, in un’apertura che ha rimbalzato la pazzia “antica” di Enrico IV in quella contemporanea, cinica e tutta al femminile delle “Serate bastarde” della Compagnia Dionisi. E se anche gli spettacoli, per le tematiche, potevano non essere così adatti ai bambini, in tanti vi hanno assistito, circondati da giovani, genitori e nonni più inclini a sorridere che a turbarsi. Compresa una bambinetta di cinque mesi in prima fila che, anziché dormire come ogni sera, per un’ora o forse più non ha staccato gli occhi di dosso, incantata, da Michele Di Mauro. Che Enrico 4 l’abbia conquistata è fuor di dubbio.

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