Tra marionette e ombre, una ricognizione sul teatro di figura

Il mondo delle figure|Il Marionette Theatre di Praga
|
Il Marionette Theatre di Praga
Il Marionette Theatre di Praga (photo: Man vyi – wikipedia.org)

Mancava in Italia, nel grande mondo dei libri che si occupano di teatro, un contributo scritto, complessivamente esauriente, che esplorasse il teatro di figura nel suo insieme, indagando su tutte le sue molteplici forme, attraversandone la storia e  cercandone le origini  non solo in Italia ma individuandole in tutti i paesi del nostro globo.

Ecco che questa lacuna ci pare colmarla l’editore Carocci, che da poco ha pubblicato “Il mondo delle figure, burattini, marionette, pupi, ombre”, a cura di Luigi Allegri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Parma, e di Manuela Bambozzi, ricercatrice della stessa Università.

Il libro giunge tra l’altro a proposito nel nostro paese, dove il teatro di figura o d’animazione, come si diceva una volta, viene confinato quasi sempre nell’alveo di un passatempo ad uso dei bambini, e non come arte millenaria o come forma che ancora oggi propone alcuni degli spettacoli più interessanti del teatro contemporaneo.

Attraverso i contributi di diversi studiosi e appassionati, il teatro di figura viene osservato in tutti i suoi anche più reconditi aspetti, fin dalla grammatica e dalla sintassi che lo contraddistingue. Vi è poi un’analisi accurata delle diversissime forme con cui si esprime: burattino, marionetta, pupo, pupazzo, ombra, oggetto in movimento… introdotta da un saggio dello stesso Allegri sull’idea di marionetta.

Il volumetto, dal punto di vista del repertorio e delle forme, non si occupa solo dell’Europa e dell’Italia ma spazia dall’India all’Oceania, analizzando anche i rapporti delle figure con le altre arti, e utilizzando un corredo iconografico in cui sono presenti immagini documentarie e foto d’autore, in buona parte inedite.

Forse complessivamente c’è troppa carne al fuoco, ma era giusto proporre un’analisi, anche se così generalizzata, su una tipologia teatrale in qualche modo considerata subalterna alle altre forme teatrali o tutt’al più al loro servizio.

Il libro è diviso in tre parti: le teorie, le figure tra le arti e la cultura, le storie e le tradizioni. Nelle teorie vengono esplorate le tecniche, la grammatica e la sintassi, le numerose forme e i linguaggi con i personaggi e i repertori che lo contraddistinguono.

Nella seconda si cercano di svelare i rapporti che hanno le figure con il teatro, con le arti figurative, con un prezioso saggio di Arturo Carlo Quintavalle, con il cinema e il melodramma curato dalla stessa Bambozzi.

L’ultima parte consiste invece in un viaggio, protagonista il teatro di figura, che parte dall’antichità per attraversare il Medioevo e l’Europa dal 600 all’800, curata da John McCormick, che ha appena edito in inglese un libro assai interessante sulla storia del teatro di figura in Italia. Ma non solo, vi sono anche tappe molto affascinanti che toccano territori per lo più sconosciuti come l’Asia, il Maghreb, l’Africa, l’Oceania e le Americhe, a testimonianza di come questa tipologia teatrale sia ben radicata anche (e diremmo maggiormente) in paesi assai diversi e lontani dal nostro.

Conclude il libro, che consta anche di un’esauriente bibliografia, un’analisi dell’epoca contemporanea, analisi assai interessante ed esaustiva, curata da Didier Plassard.
Sì perché, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, la figura è parte integrante e fondante dell’arte e del teatro contemporanei. Inoltre, in tutte le sue forme, essa ha possibilità enormi che l’attore non possiede, avendo creato una forma teatrale, al pari del melodramma, autenticamente popolare che però, al contrario del melodramma, non ha bisogno di grandi mezzi e vive ancora perfettamente a contatto con ogni tipo di pubblico, non solo infantile. E anche se ciò non è entrato ancora nel sentire comune, e se, come avviene spesso, moltissimi artisti italiani di grande valore che realizzano spettacoli di teatro figura per adulti fanno grande fatica a proporre il loro lavoro.

Questo libro, offrendo un’analisi a tutto tondo, ha il grande pregio di ribadire tutto ciò, porgendo allo sguardo, a volte ristretto, dell’analisi culturale del nostro paese materiali di studio e di approfondimento importanti e diversificati.

Il mondo delle figureIl mondo delle figure. Burattini, marionette, pupi, ombre
a cura di Luigi Allegri, Manuela Bambozzi
2012
Pgg. 336
€ 25
(22,50 su Ibs, spedizione gratuita)

0 replies on “Tra marionette e ombre, una ricognizione sul teatro di figura”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *