Il festival diretto da Anna Lea Antolini elimina il palco per unire pubblico e artisti in una comunità ideale
A metà novembre, a Siena, il complesso museale di Santa Maria della Scala ha aperto le sue porte al Xenos Festival, offrendo una straordinaria vetrina di creatività e performance artistiche.
Il festival, nato da Cristiano Leone che lo ha ideato e fortemente voluto e vede alla direzione artistica Anna Lea Antolini, racconta danza, musica, pittura, fotografia, moda e realtà virtuale. Hanno aperto il programma, dopo i saluti di rito di Cristiano Leone, presidente della Fondazione, del sindaco Nicoletta Fabio e del rettore dell’università Tomaso Montanari, Francesco Dotta, le improvvisazioni sonore di Delfina Stella e Daniele Roccato, accompagnate da una musica originale eseguita dal vivo al contrabbasso all’interno della mostra fotografica “The Here and Now | Performance Unfolded”, di Giovanni De Angelis, curata da Claudia Pecoraro e in collaborazione con Ines Musumeci Greco.
Il progetto “Virtual Dance for Real People”, di Aterballetto, ha indagato il legame tra danza e realtà virtuale, permettendo agli spettatori di vivere un’esperienza nuova, grazie alle coreografie di artisti come Diego Tortelli, Saul Daniele Ardillo, Fernando Melo, Francesca Lattuada e Johan Inger.
Altre performance hanno incluso un’azione performativa dei danzatori Marie Albert e Giacomo Luci, e “Incontrare lo sguardo” di Francesca Proia, che ha invitato il pubblico a un risveglio sensoriale.
Il festival ha proseguito la sua esplorazione delle identità con “The ritual” di Sedrig Dimitrie Verwoert, una performance che ha catturato l’attenzione per la sua intensità e profondità emotiva. La bravura del coreografo-danzatore, insieme a quella di Alanna Archibald, ha dato vita a una fusione straordinaria tra i due corpi, creando un dialogo visivo affascinante.
La giornata è stata infine arricchita da “ODE corporis”, una performance dal vivo con Delfina Stella e Jacopo Giarda, oltre a un estratto dalla coreografia di Wayne McGregor eseguita da Fernando Montaño, e la performance “Simbiosi” di Filippo Pieroni.
Il primo giorno di Xenos ha costituito una cornice vibrante per un vivace scambio culturale, invitando il pubblico a riflettere su temi di identità, superando i confini delle diverse forme artistiche in un ambiente che vuole far incontrare il mondo dell’arte storica con quella attuale del corpo.
Vi lasciamo alla fotogallery.